Arcelor-Mittal – USB: Incontro al MISE inconcludente
IL GOVERNO E’ PIENO DI DUBBI, NEL FRATTEMPO LA FABBRICA CADE A PEZZI E LA MULTINAZIONALE FA CIO’ CHE VUOLE E NON INVESTE UN CENTESIMO.
L’incontro svoltosi quest’oggi presso il Ministero dello Sviluppo Economico non lascia dubbi sul fatto che USB fino a qui ha sempre avuto ragione su tutto. Oggi il Ministro Giorgetti – accompagnato dal ministro del lavoro Orlando – ha espresso al tavolo forti dubbi sulla credibilità del soggetto Arcelor-Mittal parlando di una pesante eredità in capo a questo Governo nella gestione di una vertenza in cui il gli atteggiamenti dell’azienda nei confronti del nostro paese sono “negozialmente ricattatori” ed in cui è necessario innanzitutto recuperare il pallino delle politiche industriali e della governance di stato nell’ambito delle aziende strategiche a cui si agganciano tutte quelle filiere di prodotto legate come in questo caso all’acciaio.
Il Governo in soldoni, per bocca dei suoi ministri, prende tempo sull’intervento diretto dello stato con i 400 Mln e si assume la responsabilità di una verifica ulteriore dell’accordo che prevede l’ingresso di Invitalia nel cda dell’azienda. E’ evidente però che al di là delle parole del ministro sul giudizio del Governo nei confronti del piano Arcelor Mittal, nessuno metta in dubbio per davvero questo soggetto aziendale e pensiamo che il Governo è pronto a garantire a prescindere l’iniezione di fondi pubblici.
Per USB questa è una pesante contraddizione. USB in questo incontro ha consegnato ai due Ministri un documento di analisi e proposte su questa vertenza, evidenziando da una parte come Arcelor Mittal abbia disatteso tutti gli accordi presi e indicando come unica soluzione possibile la nazionalizzazione “vera” dello stabilimento, la cacciata della multinazionale (o quantomeno l’azzeramento dell’attuale gruppo dirigente) e richiedendo che tale percorso avvenga in un quadro di pieno coinvolgimento degli enti locali.
Per USB l’accordo di programma per Taranto continua ad essere la via maestra per garantire l’occupazione in un quadro di dismissione delle fonti inquinanti e di superamento del concetto della fabbrica come unica pregiudiziale per la città.
Roma 26.03.2021
USB Lavoro Privato Nazionale Sasha Colautti USB Provinciale Taranto Francesco Rizzo