A Santa Cecilia, a Taranto sono state diffuse tramite altoparlanti, alcune musiche arabe. Perché?
Il 22 novembre, Santa Cecilia, per i tarantini non è un giorno qualunque. E’ un giorno ricco di significati e di tradizioni: è il giorno in cui iniziano i preparativi per il Santo Natale. Al mattino presto le bande musicali girano per la città diffondendo le pastorali, le mamme preparano le tradizionali pettole, in ogni casa si preparano l’albero di Natale ed il presepe.
Pare che quest’anno non sia così. Ho appreso, dal web e da alcuni consiglieri comunali, che il Comune ha vietato alle bande di girare per le vie cittadine, privando la cittadinanza delle celestiali note delle pastorali ma, nel contempo, avrebbe diffuso da altoparlanti musiche tipiche arabe.
Come cittadino e come cristiano, non posso che condannare questo gesto esecrabile. Perché dobbiamo rispettare le altrui tradizioni e religioni abiurando e dissacrando le nostre tradizioni e la nostra religione?
Ieri mattina, come se non bastasse, presso un noto supermercato di Talsano (TA), venivano diffuse musiche arabe, perché? Perché fare questo in coincidenza di Santa Cecilia e della ricorrenza di Cristo Re?
Ci sono stati e ci sono cristiani che hanno dato e danno la vita per difendere la propria religione, ci sono stati italiani che hanno dato la vita per consentire a noi di vivere in un paese libero e di farlo potendo praticare il nostro credo e le nostre tradizioni.
Uomini e donne che hanno sacrificato le loro vite per difenderci dagli attacchi dei musulmani.
Ora ci sono solo uomini che ci consegnano all’islam.
Come italiano, tarantini, cristiano e templare, non posso che essere indignato e disgustato. Vorrei che il comune di Taranto e la direzione del supermercato fornissero una spiegazione per quanto accaduto. Ma non le devono a me le scuse ma all’intera cittadinanza.
Claudio Valter Prete
Associazione (APS)
Cavalieri del Tempio di Cristo