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Incendio isola amministrativa: tardivo e inutile il sopralluogo di Melucci

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Di buon senso la proposta del sindaco di Pulsano

Poteva essere davvero una strage! Il grave incendio che si è sviluppato nei giorni scorsi nell’isola amministrativa, quella che da qualche tempo il sindaco di Taranto ha ribattezzato “Marina di Taranto”, avrebbe potuto causare danni ancor più gravi di quelli di fatto registrati, per fortuna non alle persone.

Ciò, va detto, solo  grazie al tempestivo intervento della Polizia Locale di Taranto e di Pulsano che hanno prestato i primi soccorsi, e dei Vigili del Fuoco che hanno prontamente circoscritto e domato l’incendio.  Qualunque sia stata la causa, che è in corso di accertamento, le condizioni di totale abbandono dell’area hanno sicuramente contribuito al rapido espandersi del fronte di fuoco.

Del tutto inutile, sicuramente fuori tempo massimo, il sopralluogo del sindaco Melucci.  Semmai andava fatto prima che iniziasse la stagione estiva per rendersi conto di quanto fosse necessario programmare  per tempo in termini di manutenzione e prevenzione. Ma evidentemente la sua attenzione si è sempre limitata solo ai ricavi in termini di tasse.

Quella dell’isola amministrativa è una vecchia ed irrisolta questione che andrebbe finalmente chiarita. Del tutto anacronistico continuare a mantenere l’attuale gestione amministrativa da parte del Comune di Taranto su un’area oggettivamente lontana dai confini del capoluogo e contigua alla marina di Pulsano.

Di buon senso la proposta del sindaco Lupoli di dare vita ad un accordo di programma. Ma il buon senso, evidentemente, non ha diritto di cittadinanza a palazzo di città   a Taranto.

On.le Avv. Gianfranco Chiarelli

Vice Coordinatore Regionale