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Piano casa, FDI: Edilizia soluzione urgente, sollecitiamo il Parlamento.

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Riceviamo e pubblichiamo

Il suggerimento dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca, Renato Perrini, Francesco Ventola e Ignazio Zullo

“Si approfondiscano il prima possibile gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale del 9 marzo scorso che ha dichiarato incostituzionale per incompatibilità con l’art 5, comma 1, lettera b), la norma prevista nel ‘Piano Casa’ che consentiva la diversa dislocazione dei volumi demoliti e ricostruiti. È urgente mettere in sicurezza un settore che è, in tempi normali, uno dei volani della Puglia, ma che ai tempi del Covid non può sicuramente subire ulteriori danni. Perché al di là delle interpretazioni e del conflitto legislativo qui c’è in ballo il futuro di oltre 42mila aziende che a seguito di questa bocciatura potrebbero essere messe nelle condizioni di licenziare.

La ratio della legge regionale, approvata anche da Fratelli d’Italia, deve essere chiaro, era quella di dare al settore una possibilità di ripresa in un momento in cui l’edilizia pugliese arrancava molto, anche per colpa di norme urbanistiche approvate negli ultimi anni dallo spirito spesso stringenti ed alcuni casi addirittura punitivo a prescindere. Per questo era stata prevista anche la possibilità nei casi di demolizione e ricostruzione una diversa dislocazione dei volumi. Non solo, avevamo anche previsto un iter procedurale più snello, proprio per venir incontro alle esigenze del settore che ci chiedeva di lavorare in sicurezza e all’interno di norme chiare e semplici da applicare. Ora tutto questo è saltato! Ci sentiamo di condividere le interpretazioni del prof Loiodice quando afferma che la sentenza ha effetto dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e non da quella del deposito del ricorso. È necessario ed indispensabile intervenire affinché si evitino anche contenziosi con i comuni.

“Sinceramente le rassicurazioni dell’assessore Urbanistica, Alfonso Pisicchio, non ci convincono, suggerire la sua Legge sulla Bellezza come soluzione mi sembra aleatoria e nell’immediato poco praticabile. La legge è ancora all’esame della Commissione e gli Ordini e associazioni di categoria avevano espresso non poche perplessità. Obiettivamente non so se il Consiglio regionale sarà nelle condizioni di poterla approvare prima della fine della Legislatura. Ecco perché serve che a porre rimedio sia soprattutto il Parlamento. Abbiamo come Fratelli d’Italia già allertato i nostri gruppi parlamentari, auspichiamo che a quest’opera si aggiungesse il presidente Michele Emiliano sollecitando il suo amico-segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, potremmo sicuramente ottenere un risultato nell’interesse non solo di una categoria, quella degli edili, ma di tutta l’economia regionale”.

30 aprile 2020