Politica

Il grande bluff del piano nazionale della logistica 2012-2020 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che penalizzano Taranto.

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Il piano prevede le seguenti piattaforme logistiche:

° La piattaforma logistica del Nord-Ovest: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria;
• La piattaforma logistica del Nord-Est: Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto Adige;
• La piattaforma logistica dell’Area Centro-Settentrionale: Emilia-Romagna, Toscana;
• La piattaforma logistica dell’Area Centrale: Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo;
• La piattaforma logistica Adriatico Sud: Molise e Puglia;
• La piattaforma logistica Tirrenico Sud: Campania, Calabria e Basilicata;
• La piattaforma logistica Mediterraneo sud: Sicilia e Sardegna;
Si legge a pag. 121 del citato piano nazionale:”La Regione Puglia ha dato caratterizzazione specifica ai suoi singoli porti: BARI FUNGE DA TERMINALE DEL CORRIDOIO 8″ NOTA DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI SUL CORRIDOI 8:”Il 18 settembre 2003 è stato istituito a Bari il Segretariato del Corridoio 8, la cui sede ufficiale è all’interno della Fiera del Levante . Al taglio del nastro erano presenti tutti Paesi interessati dalla realizzazione del sistema di trasporti multimodale che dall’Italia (Bari e Brindisi) potrà raggiungere l’area balcanica e i Paesi del Mar Nero.                                                                                                          Il Corridoio di trasporto trans-europeo 8 (Trans-European Networks-T.E.N.) si sviluppa lungo una direttrice ovest-est nell’area dell’Europa sud-orientale ponendo in collegamento i flussi di trasporto del Mar Adriatico e del MAR IONIO con quelli che interessano il Mar Nero. Il Corridoio tracciato collega in particolare i porti italiani di Bari e di Brindisi con L’Albania, l’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia e con la Bulgaria. Dal porto di Durazzo (Albania) l’asse paneuropeo si dirige verso Skopje, passando attraverso Tirana (Albania), per poi proseguire verso Sofia (Bulgaria) e raggiungere quindi, i porti di Burgas e Varna sul Mar Nero. Per un totale di quasi 1.300 km di rete ferroviaria e 960 km di rete stradale.                                                                                                       L’accordo per la realizzazione del Corridoio 8 risale al 1991.Questo asse di comunicazione ha assunto maggiore importanza nel sistema dei collegamenti pan-europei grazie anche alla definizione di un ulteriore corridoio (10) che crea un nuovo collegamento diretto tra Austria e Grecia. Nel tratto tra Sofia e Plovdiv, i corridoi 8 e 4 coincidono. Questo ha permesso di coinvolgere sia la Grecia che la Turchia nel progetto. L’Italia ha assunto un ruolo guida, trattandosi di un’area geopolitica nevralgica per gli interessi nazionali,in gran parte economicamente depressa ed al cui sviluppo sono interessate importanti imprese pubbliche italiane e, più in generale, l’economia del nostro Mezzogiorno.                                                                                 La realizzazione del Corridoio presenta una significativa valenza strategica:

-come asse di trasporto vero e proprio che pone in collegamento con l’area balcanica i porti dell’Adriatico Meridionale (Bari,Brindisi e Taranto)e quindi le Regioni del Mezzogiorno;come strumento di integrazione economica tra queste aree geografiche favorendo lo sviluppo delle attività economico-commerciali e produttive dei paesi interessati.
Il Corridoio potrebbe inoltre svolgere un ruolo strategico non solo a livello regionale come via di comunicazione interna tra i mercati dei Paesi balcanici, ma assumere una più ampia dimensione europea mettendo in relazione i Paesi dell’Adriatico Orientale e del Mediterraneo con quelli che si affacciano sul Mar Nero.                                                                                                                                                   L’Italia, in qualità di “Leading Country” dell’iniziativa, finanzia con i fondi della legge n.84/2001 il Segretariato permanente con sede a Bari, presso la Fiera del Levante.                                                                   I compiti del Segretariato sono quelli di raccogliere,esaminare ed individuare studi di fattibilità e progetti infrastrutturali proposti dai Paesi del Tracciato nonché di agevolare i contatti con la Commissione Europea, le istituzioni finanziarie internazionali e l’imprenditoria privata per il reperimento delle necessarie risorse finanziarie.                                                                                                        I tempi di realizzazione delle opere previste lungo l’asse del Corridoio 8 si prevedono comunque lunghi e nella maggior parte dei casi si è ancora alla fase degli studi di fattibilità.                                      Nel Rapporto dell’High Level Group presieduto da Loyola de Palacio il tracciato del Corridoio è considerato parte integrante dell’Asse Transnazionale Sud Est Europa che mette in comunicazione le reti trans-europee con i paesi confinanti del vicino Oriente e con quelli dell’Estremo Oriente. Di conseguenza molti progetti stradali e ferroviari relativi al Corridoio 8 sono inseriti da quest’ultimo rapporto strategico nella lista dei progetti di breve termine da avviare prima dell’anno 2010. Manca un coordinatore europeo per il Corridoio 8 come invece avviene per altri tracciati paneuropei,ad esempio per il Corridoio 5. A tale figura l’Italia attribuisce particolare rilievo e ha recentemente richiesto alla Commissione di identificare una personalità idonea ad espletare tale compito.               Sul piano politico-operativo per riaffermare l’importanza del Corridoio 8, nel mese di marzo 2006 si è tenuta su richiesta bulgara a Plovdiv (Bulgaria) una Conferenza dei Ministri dei Trasporti dei Paesi interessati all’iniziativa, Conferenza conclusasi con una Dichiarazione dei Ministri dei Trasporti dei Paesi del Corridoio 8 nella quale si ribadisce l’importanza prioritaria della realizzazione dello stesso e l’impegno comune ad agire in tal senso.”

E allora perché deve essere Bari il terminale del corridoio 8 per i flussi di trasporto che vengono dal Mar Ionio e quindi dal Mediterraneo Meridionale e non il porto di Taranto? Il porto di Taranto e non di Bari deve essere la piattaforma logistica del mar Ionio ovvero il terminale dei trasporti provenienti dal Mediterraneo e quindi per i flussi di trasporto che provengono dal mar Ionio. I parlamentari ionici cosa fanno? I consiglieri regionali tarantini cosa fanno? Il sindaco di Taranto cosa fa? La parlamentare tarantina cosa fa? Il porto di Taranto sarà solo la cenerentola della situazione.

 

Avv. Nicola Russo – Taranto Futura

Gianfranco Maffucci

Sottufficiale Marina Militare in pensione- fondatore associazione culturale Delfino Blu (1996), promotore per 8 anni consecutivi Premio Città di Taranto, premio rivolto ad artisti, pittori scultori, artigiani, fotografi, provenienti da diversi paesi esteri, premi di poesie. Mostre d’arte varia. Cofondatore blog Blufree. Appassionato da ragazzo di fotografia. Aderisce da anni ad una associazione di Templari (solidarietà e beneficenza)