ACELOR MITTAL, PERRINI: A RISCHIO SONO ANCHE I LAVORATORI DELL’INDOTTO
L’appello del consigliere regionale di Direzione Italia, Renato Perrini, ai colleghi tarantini per una mobilitazione a difesa del territorio
“Facciamo bene a interessarci e preoccuparci per i 1.400 ai lavoratori ex Ilva, ora Acelor Mittal, che dal 1 luglio andranno in Cassintegrazione, le rassicurazioni della società non devono farci stare tranquilli, ma ci sono altri lavoratori che non dobbiamo dimenticare, sono quelli dell’indotto. Sono circa 5.000 persone, vale a dire 5.000 famiglie per lo più tarantine che vivono indirettamente dallo stabilimento.
“Mi giungono voci, infatti, che Acelor Mittal stia via via liquidando queste piccole e medie aziende tarantine affidando lavori interni al siderurgico, per lo più di manutenzione, a società del Nord o interne alla multinazionale. Insomma, la dirigenza dell’Acelor Mittal considera Taranto una terra di conquista in tutti i sensi: si è aggiudicata l’acquisto del più grande siderurgico d’Europa, ha imposto le assunzioni e ora la cassintegrazione, sta facendo letteralmente fuori le aziende e quindi i lavoratori dell’indotto e non sappiamo ancora a che punto sono le bonifiche che spettano a loro.
“A me tutto questo non sembra non solo regolare, ma MORALE. Per questo invito i consiglieri regionali tarantini a fare squadra a favore del territorio, non perdiamo tempo se non vogliamo che oltre il danno ci tocchi una clamorosa beffa!”
14 giugno 2019
Sottufficiale Marina Militare in pensione- fondatore associazione culturale Delfino Blu (1996), promotore per 8 anni consecutivi Premio Città di Taranto, premio rivolto ad artisti, pittori scultori, artigiani, fotografi, provenienti da diversi paesi esteri, premi di poesie. Mostre d’arte varia. Cofondatore blog Blufree. Appassionato da ragazzo di fotografia. Aderisce da anni ad una associazione di Templari (solidarietà e beneficenza)