La Cittadella della Carità chiude?
La Cittadella della Carità fu pensata e voluta dal mai dimenticato Arcivescovo Mons. Guglielmo Motolese. Egli volle donare alla Città una struttura d’accoglienza anziani ed un polo sanitario d’eccellenza.
Purtroppo però gli amministratori succeduti a Don Guglielmo dopo la sua scomparsa, l’hanno ridotta in condizioni disastrose.
Grande assente un piano industriale concreto e coerente con le potenzialità dell’Azienda, che ha prodotto un forte indebitamento finanziario di qualche milione di euro, che qualcuno ha tentato di coprire con mutui ancora non estinti. Logica conseguenza il mancato rinnovo di apparecchiature mediche, di arredi, di attività di manutenzione ordinaria e straordinaria con presenza di pali della luce pendenti, di muri e tetti sostenuti da strutture in tubi innocenti e naturalmente una carenza di servizi assistenziali e sanitari.
I dipendenti circa 160 hanno sopperito in questi anni alle suddette problematiche e alla mancanza di unità nell’organico, con grande impegno e serietà professionale, accettando e sottoscrivendo un accordo aziendale con cui percepiranno alcuni emolumenti arretrati in piu esercizi lavorativi.
Purtroppo non si sono registrati cambiamenti , se non peggiorativi, nonostante i cambi di amministratori.
Nuovi ritardi dei pagamenti dei salari, nessun piano industriale per uscire dalle paludi di una crisi quasi endemica, nessuna possibilità di nuove assunzioni , anzi si utilizzano 10 operatori a contratti con partita iva , penalizzano ancora di più la forza lavoro e le loro famiglie.
In conseguenza di tutto ciò è stato indetto uno sciopero per il giorno 20 Marzo di tutti i dipendenti che temono per il presente ed il futuro della struttura e dei loro posti di lavoro, visto l’assordante silenzio proveniente dal Consiglio d’Amministrazione.
Desidero esprimere tutta la mia solidarietà ai dipendenti , e per cui chiederò un impegno concreto agli On Gemmato e Lucaselli ed al Consigliere Regionale Congedo , il loro intervento in sede Parlamentare e Regionale per dare immediate soluzioni a tutte le problematiche che investono la Cittadella della Carità.
TONY CANNONE
VICE PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE DI
FRATELLI D’ITALIA
Sottufficiale Marina Militare in pensione- fondatore associazione culturale Delfino Blu (1996), promotore per 8 anni consecutivi Premio Città di Taranto, premio rivolto ad artisti, pittori scultori, artigiani, fotografi, provenienti da diversi paesi esteri, premi di poesie. Mostre d’arte varia. Cofondatore blog Blufree. Appassionato da ragazzo di fotografia. Aderisce da anni ad una associazione di Templari (solidarietà e beneficenza)