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L’IMPORTANZA DELL’AUTOSTIMA per un sano BENESSERE PSICO FISICO

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Vi siete mai chiesti cos’è l’ Autostima, come si sviluppa, perché è importante per il nostro benessere …e quali sono i disagi psicologici legati ad una svalutazione percettiva di noi stessi?

Quante volte, nel corso della vita, vi è capitato di pensare o sentirvi di non essere abbastanza bravi, di non riuscire in una determinata impresa, di non essere all’altezza, di essere brutti oppure di non essere sicuri o di non valere.

Queste considerazioni sono alla base di quei pensieri e sentimenti che nutriamo verso noi stessi, e all’immagine di noi che abbiamo costruito nel corso del tempo.

La modalità con cui ci percepiamo, quanto ci amiamo e quanto siamo capaci di ottenere o fare qualcosa è strettamente correlata al grado di autostima che abbiamo sviluppato nel corso della nostra vita.

L’autostima, è un esperienza soggettiva di valutazione positiva che attribuiamo a noi stessi che ci consente il riconoscimento di quelle che sono le nostre risorse e qualità, è un elemento dinamico che si evolve nel tempo, subendo continui cambiamenti.

Il suo sviluppo è strettamente legato a fattori quali: il temperamento, la personalità e le relazioni sociali ed affettive.

Avere autostima significa: amare, apprezzare se stessi, credere nelle proprie capacità e sentirsi soddisfatti.

La sua mancanza è spesso legata a pensieri ed azioni che possono condizionare in modo negativo la vita sociale e il benessere psico-fisico.

La persona con una bassa autostima, sperimenta un senso di inadeguatezza di fronte ai problemi della vita, non è in grado di agire in modo efficiente e non sfrutta quelle che sono le sue potenzialità.

Si percepisce fallito non meritevole di amore e i suoi vissuti sono accompagnati da un senso di sconfitta, impotenza e depressione.

Paure, fobie, difficoltà interpersonali, ansia, insicurezza, dipendenza dal giudizio altrui, mancata realizzazione delle proprie potenzialità, sono alcuni degli elementi che determinano la comparsa di una serie di disagi psicologici che riflettono una svalutazione nel modo di percepirsi.

Lo sviluppo e la formazione del proprio modo di considerarsi avviene in un età molto precoce.

Fin dai primi mesi di vita il bambino sviluppa un immagine di sé sulla base della sua percezione all’interno delle relazioni con le figure primarie ( genitori o chi ne fa le veci).

Fondamentale è dunque l’ambiente familiare che si crea intorno a lui, una bassa autostima in genere ha  origine da esperienze di rifiuto, trascuratezza, carenze affettive ma anche da possibili richieste eccessive da parte degli adulti.

Per aiutare un bambino a sviluppare la propria autostima è importante che lui percepisca di occupare un posto preciso nella sua famiglia, sentendosi fin dalla nascita apprezzato per la persona che è.

Il bambino che viene trascurato, non amato, rifiutato si percepisce come persona indegna, senza valore e non sperimenta quel senso di sicurezza alla base dei sentimenti di autonomia ed efficacia personale che gli consentirà di fare nuove esperienze senza il timore, la paura di sbagliare.

Tra le componenti legate a uno scarso sviluppo dell’autostima c’è l’incapacità di esprimere i propri sentimenti e le proprie emozioni, in alcuni contesti familiari infatti, prevalentemente, viene insegnato al piccolo che è necessario nascondere il dolore, la rabbia, la paura.

Questi bambini apprendono quindi, un sistema di difese disfunzionali che gli impediranno di mostrare anche da adulti i loro stati d’animo per il timore di essere criticati o non accettati diventando adulti saranno ansiosi e frustrati.

 

Perché è importante l’autostima?

 

Coloro che si sentono bene con sé stessi, affrontano meglio i problemi e le possibili soluzioni.

L’autostima:

  • ci protegge dalle sfide della vita,
  • rende le persone disponibili all’interazione con gli altri, agli incontri sociali e alle attività di gruppo,
  • aiuta a conoscere e accettare i punti forti e le debolezze.

Per recuperare o coltivare una buona autostima risulta necessario:

  • imparare a conoscere i propri pensieri, convinzioni e bisogni.
  • Rispettare ed amare se stessi regalandosi ogni giorno una carezza, un pensiero positivo sulla nostra persona, attraverso espressioni del tipo. “Sono stato proprio bravo a….”, “Mi sono piaciuto quando…..”, “Sono soddisfatto di …….”.
  • Vedere gli aspetti positivi nella propria vita è concentrare  la nostra attenzione non su  ciò che non siamo stati capaci di fare, di pensare o di risolvere ma su ciò che invece siamo stati capaci di realizzare.

Quando e se, tutto questo non dovesse essere sufficiente a risanare un forte senso di auto-svalutazione allora, potrebbe essere  opportuno prendere in considerazione l’opportunità di chiedere aiuto a professionisti.

È importante avere il coraggio di fare una richiesta di aiuto psicologico al nascere di un disagio per intervenire precocemente ed arginare la sofferenza prima che essa diventi difficile da tollerare.

 

Dott. SIGNORILE Floriana

                                                                                                                                                   PSICOLOGA

 

Gianfranco Maffucci

Sottufficiale Marina Militare in pensione- fondatore associazione culturale Delfino Blu (1996), promotore per 8 anni consecutivi Premio Città di Taranto, premio rivolto ad artisti, pittori scultori, artigiani, fotografi, provenienti da diversi paesi esteri, premi di poesie. Mostre d’arte varia. Cofondatore blog Blufree. Appassionato da ragazzo di fotografia. Aderisce da anni ad una associazione di Templari (solidarietà e beneficenza)