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Svolta Liberale per Taranto su ex Stazione Torpediniere

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Non sappiamo in forza di quale esperienza, se tecnico – specialistica o quella di costruttore, si affanni oggi il tuttologo consigliere Borraccino a dare lezioni sul Centro Nautico ex Stazione Torpediniere, ma è bene fare chiarezza:
Il progetto redatto da ASSET risulta deficitario dei contenuti essenziali che connotano un impianto sportivo nel quale effettuare regate e canottaggio.
Ricordiamo a tutti che le attività dei Giochi del Mediterraneo sono partite 5 anni fa, tempo assolutamente congruo e che avrebbe consentito ad ASSET di redigere una progetto preventivamente condiviso con gli enti preposti alla tutela dell’ambiente.

Va chiarito al consulente di Emiliano, Borraccino, che la Struttura Commissariale è dotata al suo interno di tecnici qualificati, non soltanto per l’esperienza ultra decennale acquisita nell’ambito della Pubblica Amministrazione, ma anche nell’ambito della progettazione ed esecuzione di impianti sportivi ed opere pubbliche di rilevante importanza.
Proprio Borraccino parla poi che avrebbe dovuto sapere che quel campo di regata, realizzato in quel modo, così come concepito da Asset, non sarebbe mai stato omologato in pratica si sarebbero spesi dei soldi, senza fare un campo di regata fisso che sarebbe stato mai omologato dal Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo.

Ed è proprio la struttura commissariale che con i suoi tecnici di decennale esperienza, e supportata da esperti olimpici delle discipline di settore che, proprio per quelle carenze, sta ora cercando soluzioni alternative al progetto incompleto attraverso la realizzazione, non soltanto di opere a terra destinate a servizi e ad attrezzature, ma anche per la realizzazione di strutture fisse a mare, senza le quali non si potrebbe realizzare il campo di regata dell’estensione di due chilometri.
Proprio per questo si ribadisce che il progetto sarebbe dovuto essere predisposto sin dal 2020 e non all’ultimo momento, proprio al fine di ottenere i relativi pareri da ARPA, dagli uffici regionali e per le autorizzazioni ambientali. Oggi al Commissario Ferrarese, dopo aver realizzato tutti i progetti che il vecchio comitato non aveva mai iniziato, toccherà completare anche l’unico progetto che si diceva fosse stato redatto in quattro anni.

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