Taranto. Iaia (FdI): approvato dalla Camera ordine del giorno per il miglioramento infrastrutturale del porto
Continuiamo a lavorare per Taranto ed è in questa direzione che si colloca l’ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati, a prima firma del sottoscritto, nell’ambito del procedimento di conversione del DL “Infrastrutture”.
Il provvedimento legislativo contiene disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico per il Paese ed il Porto di Taranto rientra certamente in quest’ambito.
Per questa ragione ho ritenuto opportuno presentare un ordine del giorno che, ha avuto il parere favorevole da parte del Governo, per far rientrare tra gli impegni di quest’ultimo anche l’obiettivo di porre in essere gli interventi necessari per il completamento delle opere di dragaggio.
Come è noto, infatti, i lavori di dragaggio dei fondali sono assolutamente indispensabili per ottenere una profondità maggiore dello specchio di mare dove dovrebbero attraccare le grandi navi. A questo, si collega l’esigenza di ammodernamento della banchina. Sono due interventi tra i più importanti e necessari per un effettivo rilancio del molo polisettoriale a cui si lega la più generale ripresa del porto pugliese.
Per una operabilità migliore dell’attuale, è necessario portare i fondali a un pescaggio di 16,50 metri per consentire l’attracco al terminal di navi più grandi e garantire di conseguenza maggiore movimentazione. Si rimarca il fatto che i lavori banditi con gara a evidenza pubblica sono stati riassegnati alle imprese classificate al secondo posto in graduatoria, dopo che l’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio ha rescisso il contratto con le imprese originariamente affidatarie dell’appalto. I lavori prevedevano la costruzione della vasca di colmata, dove depositare i sedimenti marini del dragaggio, per una quantità di 2,3 milioni di metri cubi, e l’intervento sui fondali. La vasca è stata costruita ma non sottoposta a verifica e quindi non essendoci riscontri sulla sua tenuta, il dragaggio non è stato avviato. I fondi stanziati sono di molto inferiori a quelli necessari, fatto che, oggettivamente, impedisce la realizzazione delle opere pubbliche.
Naturalmente, a causa dell’abbandono dei lavori necessari, nel 2023 il porto di Taranto ha subito un brusco arresto dell’attività con una diminuzione notevole rispetto all’anno precedente del totale delle merci movimentate. E’ bene precisare che il comitato portuale ha dato il via libera alla nuova Agenzia per il lavoro portuale previsto dalla normativa statale approvata nel corso di questa legislatura, che deve occuparsi, tra gli altri, anche del porto di Taranto. L’obiettivo è di riqualificare professionalmente e ricollocare al lavoro in nuove attività i troppi lavoratori rimasti disoccupati dopo la sconveniente sospensione dei lavori.
Per tutte queste ragioni, notevole valore assume l’impegno del Governo a valutare la fattibilità, nei limiti di finanza pubblica, del completamento delle opere necessarie al porto di Taranto, proprio perché considerate prioritarie e strategiche per lo sviluppo dell’Italia”.
Così on. Dario Iaia, deputato FdI/Presidente provinciale FdI Taranto