Metti un giorno…in Consiglio Regionale
Metti un giorno…in Consiglio Regionale. Nei giorni scorsi, grazie al Consigliere Regionale Renato Perrini, una delegazione di Fratelli d’Italia – Taranto, ha avuto la possibilità di assistere ad una seduta del Consiglio regionale.
Qualche riflessione sull’ opposizione, grande conquista della democrazia occidentale, nonché ingrediente fondamentale della democrazia stessa.
Il suo principale ruolo resta quello di controllo dell’operato della maggioranza e nel caso proporre un diverso indirizzo politico; essenziale è che sia una forte controparte e non una semplice minoranza .
Resta ” scomodo” il ruolo del consigliere di opposizione, che dovrà ben documentarsi per mettere in luce ciò che i più vorrebbero lasciare in ombra, che deve continuare a rispondere alle istanze dei propri elettori ben sapendo che il più delle volte le sue mozioni saranno bocciate, semplicemente per la logica dei numeri e non della ragione. Permane l’amarezza ma avanza la voglia di perseverare per continuare a lottare per i propri ideali con la fiducia che passino in maggioranza in futuro.
Metti un giorno…in Consiglio Regionale
Certamente è inutile un’opposizione volta solo alla ” distruzione” del leader vincente ma deve essere invece, critica all’occorrenza e costruttiva nell’interesse dei cittadini.
E pur vero, che spesso le adunanze dei Consigli , si perdano a lungo in ” chiacchiere” burocratiche a discapito delle problematiche numerose dei cittadini. Pecche della democrazia che molti cavalcano alla grande ..In questi casi, il ruolo del Presidente diventa importante perché i lavori dell’adunanza continuino e non si arenino .
Ecco, qui il nostro presidente Emiliano, spesso assente in Consiglio, non si è mostrato efficace ed il Consiglio risulta fermo in beghe interne da mesi e mesi .. Si metta fine a sceneggiate e pantomime, ad abbandoni strategici dell’aula per fare venire meno il numero legale e disporre infiniti riaggiornamenti.
Abbiate rispetto degli elettori e non ci lamentiamo poi se l’ astensionismo aumenterà nelle consulte elettorali. La gente continua ad amare la politica del fare, non le chiacchiere.