Domenica incontro a Sava, ricordo della Shoah
Questa domenica, alle ore 18.30, nella sala Amphipolis del palazzo municipale di Sava (TA), si svolgerà un incontro sul ricordo della Shoah.
Saranno protagoniste le testimonianze di alcuni ragazzi che hanno partecipato al progetto “Treno della memoria”, accompagnati dai docenti Antonia D’attis e Dario Alfieri.
“La storia deve essere sempre ricordata e approfondita perché mai più si ripetano tragedie di quel tipo”, rimarca il sindaco Gaetano Pichierri.
Tra i promotori dell’iniziativa, il consigliere comunale Sabrina Zingaropoli che, per il quarto anno, cura il progetto. “Siamo convinti che visitare certi luoghi rappresenti un’esperienza umana significativa. Questa domenica potremo condividerla con i presenti e riflettere tutti insieme sul tema”. L’incontro verrà impreziosito dall’orchestra “G. Puccini” di Sava che eseguirà alcuni brani.
A moderare la serata, la giornalista Lucia J. Iaia.
L’iniziativa treno della memoria è indetta dal 2004, dall’associazione omonima di Torino, e si tiene sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.
Dichiarazione del Sindaco Gaetano Pichierri:
Si rinnova l’appuntamento con il “Treno della Memoria”. Sono 28 i ragazzi di Sava partiti ieri mattina per visitare i luoghi della Shoah. Di età compresa tra i 16 anni e i 18 anni, sono stati accompagnati dai docenti Antonia D’attis e Dario Alfieri, in direzione Cracovia dove resteranno circa una settimana.
“Non si può affrontare il presente e nemmeno progettare il futuro – sottolinea il sindaco Gaetano Pichierri a margine della partenza – se non si conosce il passato. Quella orribile pagina di storia deve essere sempre ricordata e approfondita perché mai più si ripeta nulla del genere. Il progetto, derivante da un bando pubblico del comune di Sava, consente a questi 28 giovani savesi di vedere con i loro occhi i luoghi dello sterminio ed è particolarmente sentito dalla nostra amministrazione. Sono convinto che, anche nei prossimi anni, non solo proseguirà ma verrà implementato con maggiori risorse”.
“Visitare i campi dì Auschwitz-Birkenau significa diventare testimoni diretti della pagina più buia dell’umanità – precisa la consigliera Sabrina Zingaropoli che per il quarto anno cura il progetto – non è un viaggio all’insegna del divertimento, bensì un’esperienza di condivisione e di costruzione, un pellegrinaggio laico. Tutti i ragazzi che hanno fatto questo viaggio in passato, hanno poi raccontato che dopo aver visitato quei luoghi, nulla è più come prima”.
L’iniziativa treno della memoria è indetta dal 2004, dall’associazione omonima di Torino, e si tiene sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. L’organizzazione mette insieme, ragazzi di ogni parte d’Italia, distribuendoli su più date, maggiormente nel periodo in cui ricorre la celebrazione del giorno della memoria. Sava partecipa a questo progetto per la quarta volta, a partire dal 2019 e tralasciando lo stop causa pandemia.
“Anche quest’anno l’amministrazione comunale di Sava – prosegue Zingaropoli – e a tal proposito un doveroso ringraziamento va al sindaco Gaetano Pichierri, ha compartecipato alle spese sopportate dai ragazzi, con una somma pari ad 101,78 euro, a fronte di una spesa totale di 350 euro. Contrariamente a quanto recita il titolo dell’iniziativa, non ci si muove in treno ma in pullman. Quest’anno inoltre, potendo scegliere tra due opzioni, la prima prevedeva Cracovia con tappa intermedia Berlino ma ad un costo maggiore mentre la seconda solo Cracovia, ad un costo inferiore, ci si è orientati verso quest’ultima per consentire la partecipazione ad un numero maggiore di giovani. Sono infatti, il doppio rispetto allo scorso anno e auspichiamo di fare ancora di più per i prossimi anni”.
Il crono programma prevede la visita alla città vecchia e al quartiere ebraico, alla Fabbrica di Schindler e al Ghetto ebraico, al campo di Plaszow e al Campo di Auschwitz-Birkenau. Ci saranno inoltre, attività di gruppo e assemblee. “Condivideranno emozioni e sensazioni che non dimenticheranno mai – rimarca Zingaropoli – e dopo otto giorni rientreranno in Italia. Pernotteranno in ostelli e mangeranno in tavole calde, tutti posti convenzionati con l’associazione organizzatrice”.