Indotto Ilva, Perrini (Dit-NcI): siamo al collasso, a Roma la politica solo impegnata a salvare la poltrona
A Roma sono solo bravi a fare i loro calcoli politici, mentre qui stiamo morendo.
E’ di poche ore fa la notizia che una ditta dell’indotto sta avviando una procedura di licenziamento collettivo per i suoi 119 dipendenti. Già giorni fa c’era stato uno sciopero a causa del mancato pagamento degli stipendi e questo perché il sistema delle imprese che ruota attorno all’Ilva sta vivendo una fase di grandi difficoltà, a causa dei ritardi nei pagamenti da parte dell’amministrazione straordinaria. Cosa dobbiamo aspettare che muoia definitivamente tutto l’appalto? E quando dico appalto parlo di almeno 3-4 mila dipendenti che rischiano il posto di lavoro. Sono mesi che denuncio come la situazione sia diventata esplosiva. Mesi in cui raccolgo la frustrazione degli imprenditori che non sanno più dove andare a sbattere la testa. Se collassano loro collassano migliaia di famiglie. Ma nulla, questo sembra un problema secondario. I tavoli che saltano, le beghe politiche, e le discussioni inutili spiattellate sui social, hanno avuto come conseguenza solo ritardi su ritardi che hanno portato a decisioni drastiche come quella di licenziare i lavoratori.
Mi domando ma a Roma, i politici, sanno che tutto questo è colpa loro? Sono in grado di comprendere che è loro la responsabilità di quanto sta accadendo da noi?
Sottufficiale Marina Militare in pensione- fondatore associazione culturale Delfino Blu (1996), promotore per 8 anni consecutivi Premio Città di Taranto, premio rivolto ad artisti, pittori scultori, artigiani, fotografi, provenienti da diversi paesi esteri, premi di poesie. Mostre d’arte varia. Cofondatore blog Blufree. Appassionato da ragazzo di fotografia. Aderisce da anni ad una associazione di Templari (solidarietà e beneficenza)