DL aiuti ter.: approvata norma per ambientalizzazione della produzione di acciaio
Iaia. Maiorano, Nocco (FdI) destinato 1 miliardo di euro.
Come al solito al vuoto cosmico dei pentastellati che, ricordiamo, hanno guidato in questi anni sia la Presidenza del Consiglio che il Mise, con un proprio Ministro e senza risolvere alcunché rispetto al caso ex Ilva, occorre rispondere in maniera chiara per evitare fraintendimenti tra i cittadini.
Strano che si ricordino oggi di proporre un emendamento al DL Aiuti ter intriso di populismo e demagogia, frapponendo alle risorse disponibili per l’uso del preridotto e dell’idrogeno green ulteriori appesantimenti burocratici che nulla cambiano rispetto alla situazione dello stabilimento siderurgico e della città.
Si tratta semplicemente di slogan (riconversione industriale e transizione energetica) che non apportano contributi reali al ciclo attuale di produzione dell’acciaio, salvo che non immaginino i proponenti la chiusura dell’acciaieria. Ma se così è, lo dicano chiaramente.
Noi sappiamo bene invece, che i tarantini sono stanchi delle polemiche e attendono delle risposte. Una è arrivata ieri quando alla Camera dei Deputati, Fratelli d’Italia ed il centro destra hanno approvato il disegno di legge denominato “Aiuti ter”.
In particolare, l’art. 24 di questa legge relativo a misure urgenti per il sostegno alla siderurgia rappresenta un passo in avanti importante per il futuro dell’Ex Ilva.
Si procede infatti, nella direzione della produzione di acciaio green utilizzando il preridotto con derivazione – si legge nello stesso articolo – “dell’idrogeno necessario ai fini della produzione esclusivamente da fonti rinnovabili”.
A tale scopo, sono assegnate risorse economiche, “entro il limite di 1 miliardo di euro al soggetto attuatore degli interventi”.
Nell’ambito del provvedimento, questa norma, inserita e prevista dal governo Draghi, “al fine di dare attuazione agli interventi del Piano Nazionale di ripresa e resilienza, con riferimento agli investimenti legati all’utilizzo dell’ idrogeno, la società costituita è individuata quale soggetto attuatore degli interventi per la realizzazione dell’impianto per la produzione del pre ridotto – direct reduced iron, con derivazione dell’ idrogeno necessario ai fini della produzione esclusivamente da fonti rinnovabili”.
Dunque, senza alcun dubbio, una buona notizia per l’acciaieria tarantina che, negli anni, è stata oggetto solo di proclami, slogan e decreti di salvataggio marchiati Pd.
I passi da compiere, certamente, saranno ancora tanti e complessi ma siamo convinti che questo Esecutivo, caratterizzato da idee e strategie chiare, saprà guardare avanti con competenza e coraggio. I tarantini non devono essere presi in giro con favole e vie d’uscita irrealizzabili.
Mettere a disposizione risorse immediate per salvare migliaia di lavoratori da questo pantano e al contempo, tutelare la salute è l’azione già messa in atto da questo Governo.
On. Dario IAIA
On. Giovanni MAIORANO
Sen. Maria NOCCO