L’AMORE SECONDO LE DONNE – 1(Da Marginalmente)
Una decina d’anni fa alla ricorrente sciocca domanda televisiva : “Cosa vuoi da un uomo?” le intervistate, invariabilmente, rispondevano: “Che mi sorprenda!”. Come se noi uomini dovessimo essere tutti dei Silvan o altro tipo di prestigiatori. Cinque o sei anni fa, alla solita sciocca domanda, tutte, ma proprio tutte le donne intervistate rispondevano (ricordate?): “Che mi faccia ridere!” (allora sposatevi un comico!). L’ultima moda di sciocca risposta alla solita sciocca domanda è “Che mi faccia stare bene!” (allora sposatevi un medico!). Insomma, da quello che appare risultano due fattori: il primo è che le donne (non tutte, ma quelle note tanto da meritare un’intervista) si preoccupano solo di uniformarsi al più stupido pensiero in voga; il secondo è che nessuno si aspetta che un uomo…le ami. Ecco perché tante unioni spesso finiscono in poco tempo e male.
L’AMORE SECONDO LE DONNE – 2
Dialogo fra una ragazzina tredicenne e la madre ascoltato a una fermata del bus. “Hai visto “Amici”? Io adoro Biondo…Mamma, è troppo bello, deve vincere per forza lui!”. E la madre: “Ma chi? Quell’antipatico tutto ossigenato che non sa cantare?”. La ragazzina: “Ma che dici! E’ bellissimo!”. La madre: “Ma l’hai mai visto un ragazzo veramente bello? E poi, i professori di canto hanno detto che è stonato…”. “Uffà, mamma, ma che vuoi capire tu? Biondo è bellissimo e deve vincere!”.
E’ così – io credo – che le ragazze sposano il più teppista della comitiva: convinte che la bellezza è tutto e che il loro amore cambierà il cattivo carattere di lui. Per poi ritrovarsi, tumefatte e incredule, in un pronto soccorso.
LA NAJA: UNA SCOCCIATURA UTILISSIMA
Visto che oggi parliamo di giovani, un raggio di luce (cioè di intelligenza) illumina la nostra epoca decadente. Un giovane imprenditore di Trezzano sul Naviglio, Andrea Pasini, ha lanciato su un giornale la proposta di ripristinare la leva militare obbligatoria per i giovani. Proposta che è stata ripresa da altri organi d’informazione perlopiù favorevoli all’idea. Infatti, pare proprio evidente che dal 2005, ovvero dall’abolizione della cosiddetta naja, i giovani siano sempre più protagonisti negativi di tante vicende di cronaca o di semplice malcostume. La pigrizia, la capacità di non fare niente (né studiare, né lavorare, né cercare un’occupazione), la maleducazione, il bullismo la violenza verso adulti , compagni di scuola e ora anche professori, scarsa responsabilità, pochi o nessun interesse, e metteteci voi il resto.
Una volta il servizio militare di leva serviva a svegliare i giovani, chiamarli ad essere responsabili, ad accettare regole e scale gerarchiche. Non per niente in Germania, Austria, Svizzera e Danimarca (per restare in Ue) la naja resiste e…fa bene. Infatti, non a caso le nazioni citate sono fra le più evolute.
L’UNIONE CATTOLICA VUOLE PIU’ IMMIGRATI
A proposito di militari, è nato nei giorni scorsi un nuovo partito (ce n’erano solo due o trecento in Italia!): si chiama Unione cattolica ed è guidato da un tale Ivano Tonoli già cofondatore del Movimento Gente Onesta. Dall’onestà al cattolicesimo, come si sa, il passo è breve. Ma che c’entrano i militari? Il fatto è che nel programma della nuova Unione cattolica, tra l’altro si chiede: riduzione delle spese militari e più accoglienza per gli immigrati, “una risorsa per il Paese: rappresentano 200 miliardi di fatturato all’anno, hanno pagato contributi negli ultimi 10 anni per quasi 45 miliardi e hanno permesso a 1 milione di persone, dal 2009 al 2017, di andare in pensione”. Io non so se gli immigrati abbiano pagato la pensione al papà o al nonno del signor Tonoli: so di certo che la mia pensione (come credo la vostra) l’ho pagata mese dopo mese per un’intera vita lavorativa e non ho atteso che fossero degli stranieri a pagarmela. Chi lancia queste infamanti offese agli italiani sparando cifre che non solo non sono minimamente vere, ma sono ridicolmente false, forse spera di gestire qualche altra cooperativa di accoglienza immigrati…capisciammè!
Antonio Biella