ComunicatiPolitica

Di Gregorio (Pd): con Bernabè audizione interessante

Condividi questo articolo:

NON PERDIAMO DI VISTA I PROBLEMI AMBIENTALI E DELL’INDOTTO

“Dal presidente Franco Bernabè abbiamo ascoltato cose interessanti, ma non dobbiamo dimenticare che la genesi della vicenda ex Ilva di Taranto è di natura ambientale”. Lo afferma il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (PD), intervenuto durante l’audizione del presidente Bernabè dinanzi alle Commissioni I e IV riunite in seduta congiunta.

“Il numero uno di Acciaierie d’Italia – spiega Di Gregorio – ci ha ricordato che il risanamento ambientale e la decarbonizzazione del centro siderurgico di Taranto si tengono in piedi solo se lo stabilimento ionico continua a essere in attività ed a produrre utili. Bene, allora, occorre chiarezza su tutto. A cominciare dalle condizioni degli impianti di Taranto. I recenti episodi denunciati dai sindacati, per fortuna senza vittime, non ci fanno stare tranquilli”.

“Così come non ci lasciano tranquilli – prosegue il consigliere dem – le parole di Bernabè in ordine al rapporto con fornitori e imprese dell’indotto. Una situazione in cui, per ammissione dello stesso numero uno di Acciaierie d’Italia, le nostre aziende fanno sostanzialmente da banca ad Acciaierie d’Italia in virtù delle sue difficoltà di accedere al sistema del credito”.

“Oggi abbiamo avuto la certificazione della volontà del Governo e di Acciaierie d’Italia di procedere alla decarbonizzazione, ma dall’altro abbiamo appreso che occorreranno almeno dieci anni e oltre 5 miliardi di investimenti che ancora non sono tutti disponibili”.

“Non vogliamo vedere il bicchiere né mezzo vuoto, né mezzo pieno. Le grandi riconversioni industriali ed energetiche richiedono tempi lunghi, ma questa consapevolezza, purtroppo, non lenisce le sofferenze di una comunità, quella di Taranto, che non vuole vivere sotto la cappa di fumi, polveri e diossina. Una comunità che sta compiendo sforzi enormi per realizzare quella diversificazione produttiva che Bernabè, giustamente, indica come modello economico virtuoso. Non immaginiamo il turismo e la cultura come unica strada, ma sicuramente come una delle opportunità da mettere in campo insieme ad industrie innovative, tecnologiche ed ecosostenibili. Noi a Taranto continueremo a lavorare per questo”.

Bari, 24 giugno 2022