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S. Vito dice no all’antenna Iliad

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Riceviamo e pubblichiamo

Lamanna (ATT): sarebbe la quarta a pochi metri di distanza. Non vengono tutelati né l’aspetto paesaggistico e idrogeologico, nè la salute, nè il turismo

“Parliamo di turismo aereo spaziale durante questa campagna elettorale, ma non conosciamo il significato di turismo locale”, a parlare è Irene Lamanna presidente dell’Associazione Taranto turismo in questi giorni impegnata in una campagna di raccolta firme per evitare l’installazione di una nuova antenna per la telefonia mobile a pochi passi dalle abitazioni e proprio nel cuore del quartiere San Vito. “Il turismo prevede una pianificazione turistica e la programmazione a monte di quelle che saranno le tappe e tutto ciò che ne concerne.

Deve essere territoriale perché devono essere scelte le destinazioni aeree visibili, deve essere valutato l’impatto ambientale, il paesaggio turistico, il vissuto dei turisti, il valore dell’ambiente. Ad oggi pare che l’amministrazione uscente non avesse chiara la pianificazione della distribuzione delle antenne del gestore Iliad sul territorio e, in particolare, nella zona balneare di San Vito dove già insistono, a distanza di pochissimi metri, antenne di altri gestori in maniera molto impattante sul territorio e in bando ai vincoli paesaggistici e idrogeologici che, molto spesso, anche ai residenti o agli imprenditori che si adoperano per migliorare la zona causano dei blocchi al miglioramento della propria attività o abitazione privata”, tuona Lamanna.

La lettura del paesaggio come strumento del turismo culturale ha l’obiettivo preciso di sviluppare sul territorio italiano le diversità paesaggistiche. L’incentivazione di un turismo culturale è espressione di una consapevolezza diffusa dei caratteri e delle dinamiche dei paesaggi italiani è vista come una leva culturale importante per la sua stessa salvaguardia. “Il progetto è in costante sviluppo con nuove guide che progressivamente ne incentivano la copertura rispetto al territorio nazionale e con evoluzioni delle modalità di fruizione . È chiaro che un’ impattante messa in opera di un’antenna telefonica, laddove ne insistono a pochi metri già altre tre, diventa pregiudizievole per la località balneare e turistica. Tutte le aspiranti amministrazioni puntano le loro campagne elettorali sul turismo, ma allo stato attuale non conosce e approva di default ciò che l’area sotto il suo profilo approva senza tener conto dei vincoli ambientali e idrogeologici e delle concessioni edilizie in una località turistico- balneare.

Oltre a non valutare l’impegno del patrimonio immobiliare dei cittadini perché tante antenne a così poca distanza incidono notevolmente sul deprezzamento immobiliare. Vero è che è possibile richiedere un indennizzo sia al proprietario del fondo sia al gestore della telefonia, ma questo richiede un intervenire procedurale. Ed è quello che sarà fatto se l’installazione dovesse andare a buon fine: richiederemo al comune, all’arpa, all’asl, ad Iliad e al proprietario del terreno che ci venga riconosciuto tutto”, va avanti Irene Lamanna. Già ieri sera la raccolta firme che ha visto la partecipazione dei residenti del quartiere ma anche dei cittadini provenienti da altre zone di Taranto. Oggi la raccolta firme continua. “Purtroppo dalla pianificazione dell’Arpa abbiamo visto che oltre questa, che è impattante a livello strada, ne verranno installate delle altre nei pressi di supermercati, scuole e chiede. Un attentato al paesaggio e allo sviluppo turistico del territorio. Una nave da crociera non fa turismo, tre navi da crociera non fanno turismo: portano economia ai servizi doganali ma non portano turismo alla città. Il turismo aerospaziale è futuristico ed è giusto gettare ora le basi.

Ma dobbiamo pensare al presente. – prosegue il presidente ATT -. Invitiamo i candidati a venire a porre la loro firma sulla nostra petizione, in quanto consapevoli del danno che loro stessi stanno armando contro il loro territorio. Solo alcuni, di cui faremo i nomi a fine campagna elettorale. Altrimenti leggeremo un segnale importante: l’abbandono totale di quello che è l’interesse turistico del territorio”. Quindi rivolge un invito a tutti coloro che a vario titolo si occupano di paesaggio e turismo, in particolare a coloro che operano nei campi della formazione e della ricerca, della pianificazione e della tutela delle risorse territoriali, dello sviluppo rurale e del rilancio dei territori interni, dell’attività imprenditoriale in ambito rurale e della promozione dei beni culturali e dell’educazione del paesaggio.
“Un’ultima precisazione: da anni evidenziamo un problema fondamentale del quartiere San Vito, ovvero quello dei parcheggi, questo terreno su cui verrà installata l’antenna, È uno dei pochissimi terreni a San Vito che ha una destinazione urbanistica a parcheggio. Il Comune potrebbe pensare di espropriare il terreno al legittimo proprietario che ne fa, consegnandolo ad Iliad o, un uso improprio e destinarlo a quello che è il suo fondamentale scopo: ovvero parcheggi. Sarebbe un gesto che i cittadini apprezzerebbero e valuterebbero in maniera estremamente positiva”, conclude.