Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Calcio

40 anni fa ci lasciava il grande Iaco

Condividi questo articolo:

Non aveva nemmeno 26 anni quando una morte assurda lo strappò alla famiglia ed alla città che lo amava, che lo aveva eletto suo beniamino.

In tanti ricordano quella tragica notte. in cui il giovane calciatore perse la vita, stroncando sul nascere una carriera che si preannunciava strepitosa, Lo ricordiamo quando prima di entrare in campo, per abitudine saltellava per riscaldare i muscoli, si strofinava le mani addosso per il freddo, scuoteva la testa piena di riccioli.

Non era alto, ma il suo pezzo forte era il colpo di testa, andava in elevazione ed era implacabile, ad ogni suo gol avvicinava la sua squadra, la città, alla serie A,.

Quella sera dopo la partita, la squadra si ritrovò al ristorante la Masseria, lui non voleva andarci, era nervoso. Quel giorno non aveva segnato, la partita fini in pari, ma per non deludere i compagni ci andò comunque.

Al ritorno un bolide lo centro in pieno, a velocità sostenuta e si portò via la vita di Iaco (come tutti lo chiamavano) idolo di una città che lo aveva eletto re.

Ma il suo ricordo è vivo, il suo ricordo resterà per sempre, come la statua (di Francesco Trani) che troneggia all’ingresso della curva nord.

L’allora presidente del Taranto, Giovanni Fico cambiò il nome dello stadio da “Salinella” a “Erasmo Iacovone”, a volte sembra di sentire ancora la curva che lo acclama, Iaco…..Iaco …….Iacovone

Gianfranco Maffucci

Gianfranco Maffucci

Sottufficiale Marina Militare in pensione- fondatore associazione culturale Delfino Blu (1996), promotore per 8 anni consecutivi Premio Città di Taranto, premio rivolto ad artisti, pittori scultori, artigiani, fotografi, provenienti da diversi paesi esteri, premi di poesie. Mostre d’arte varia. Cofondatore blog Blufree. Appassionato da ragazzo di fotografia. Aderisce da anni ad una associazione di Templari (solidarietà e beneficenza)