Iaia (FdI): Siamo favorevoli all’apertura dell’Aeroporto Taranto Grottaglie ai voli civili, ma basta bugie
LA REGIONE PUGLIA SI ATTIVI PER ATTIVARE GLI ONERI DI SERVIZIO PUBBLICO (OSP) PER L’”ARLOTTA DI GROTTAGLIE. ”
“Fratelli d’Italia è da sempre assolutamente favorevole all’apertura dello scalo di Taranto – Grottaglie ai voli civili e, da questo punto di vista, i lavori di riqualificazione del terminal passeggeri dell’Aeroporto rappresentano certamente un importante passo avanti in questa direzione. Tuttavia, dalla lettura degli atti di programmazione di Aeroporti di Puglia, si evince chiaramente come non vi sia alcuna intenzione da parte di questa e, quindi, da parte della Regione Puglia di far sì che l’Aeroporto di Taranto Grottaglie sia destinato anche al trasporto passeggeri. Per questo, occorre porre in essere una operazione verità in modo che i cittadini siano consapevoli e prendano atto della volontà dell’attuale Governo regionale della Puglia di voler utilizzare Grottaglie per i cargo, per i voli suborbitali, per attività di “dismantling”, cioè smontaggio, smantellamento e riciclaggio degli aerei giunti ormai a fine vita e per null’altro.
Tutto questo è comprensibile, ma l’importante è dirlo in modo trasparente e che si ponga fine a questo “teatrino” che è oltremodo offensivo nei confronti della gente e dei Comitati che tanto si sono spesi per i voli passeggeri dall’ “Arlotta.”
Ma prima di entrare nel merito della questione, è opportuno ricordare come l’attenzione del Governo Meloni e di Fratelli d’Italia, anche per l’Aeroporto “Arlotta”, sia massimo, avendo destinato importanti risorse nell’ambito dell’Accordo di Coesione per la Puglia: 5 milioni per i nuovo sistema di anti intrusione; 1,3 milioni di euro per l’ampliamento della Caserma dei Vigili del Fuoco, 254 mila euro per l’efficientamento dell’impianto di illuminazione EPRON, 276 mila auto per l’aggiornamento del sistema TVCC.
Inoltre, sono stati destinati 70 milioni di euro per la realizzazione dello Spazioporto, vale a dire per il trasporto aereo commerciale in ambito spaziale, in particolare mediante voli suborbitali.
Altri lavori sono già stati realizzati, quali la bretella di collegamento tra l’aeroporto e la strada statale Taranto Brindisi, l’ampliamento del piazzale di sosta dei velivoli, la ristrutturazione degli hangar e l’ampliamento del piazzale di sosta dei velivoli, utilizzando anche i fondi FSC.
In secondo luogo, occorre evidenziare come sia inutile e dannosa la guerra che qualcuno intende intraprendere o che ha già intrapreso nei confronti degli altri aeroporti di Puglia. Ogni scalo ha una sua storia, proprie esigenze e prospettive. Pertanto, è assolutamente privo di senso il conflitto con le altre aerostazioni ed a noi di Fratelli d’Italia non interessa.
Venendo allo scalo di Taranto Grottaglie, il dato fondamentale che intendiamo evidenziare è il seguente: il totale immobilismo e disinteresse della Regione Puglia, di Emiliano e dei suoi consiglieri eletti o nominati rispetto all’apertura ai voli civili da e per Traanto Grottaglie.
Lo diciamo con cognizione di causa, in quanto, con nota del 30 maggio 2022 prot. N. U.0004466 (all.1) il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile – Dipartimento per la Mobilità Sostenibile – Direzione Generale per gli Aeroporti, il Trasporto Aereo e i Servizi satellitari ha richiesto alla Regione Puglia quanto segue: ”(…)considerato il ruolo propulsore riconosciuto dalla vigente normativa in materia di oneri di servizio pubblico (OSP) alla Regione di volta in volta interessata, si chiede di conoscere le valutazioni di codesta Regione in merito alla possibile attivazione di tale procedimento.”
La Regione Puglia, ad oggi, per quanto ci risulta, non ha dato alcun riscontro.
Per lo Scalo di Foggia, invece, con nota dell’11 aprile 2024 (all.2) il Presidente della Regione Puglia Emiliano ha chiesto al Ministro l’attivazione di OSP. La DGATASS (Direzione Generale per gli Aeroporti, il Trasporto Aereo e i servizi satellitari) ha scritto al Presidente della Regione (n. 2738 del 13 magggio 2024) dando le indicazioni sugli studi e gli approfondimenti tecnici indispensabili.
Pertanto, è di tutta evidenza come, ad oggi, per lo scalo di Taranto Grottaglie vi sia un totale immobilismo e disinteresse, al di là dei vaghi e contraddittori impegni, da parte del Governatore Emiliano e della Regione Puglia, ad attivare l’iter che conduca al riconoscimento degli oneri di servizio pubblico e, quindi, alla reale continuità territoriale per l’aeroporto “Arlotta”.
La richiesta, quindi, che noi facciamo in questa sede alla Regione Puglia ed a Emiliano è quella di riscontrare, seppur dopo quasi tre anni, la richiesta formulata dal Mit in data 30.05.2022, rappresentando che la Regione è interessata al riconoscimento degli oneri di servizio pubblico anche per lo scalo di Taranto – Grottaglie.
E’ necessario, quindi, che la Regione si muova in questa direzione in quanto è pacifico che promotore degli OSP è la stessa Regione poiché interprete delle esigenze del territorio. E’ inoltre necessario che la Regione Puglia ed ADI forniscano uno studio analitico che evidenzi gli elementi che conducono a richiedere gli OSP, i collegamenti che si vorrebbero garantire con gli OSP e le ragioni per le quali la rotta da sottoporre ad OSP, stante le offerte di mercato, risulti inadeguata e quindi, fallimentare dal punto di vista del mercato.
Questo perché, per potere attivare l’imposizione di oneri di servizio pubblico su una rotta, è indispensabile verificare la puntuale sussistenza dei presupposti fissati dal Reg. CE n. 1008/2008 (art. 16) e chiariti dai relativi Orientamenti interpretativi del Parlamento Europeo e del Consiglio (2017/C 194/01). Infatti, l’art. 16 del predetto Regolamento prevede che qualora uno Stato membro intenda imporre oneri di servizio pubblico debba preventivamente trasmettere il testo dell’imposizione degli OSP alla Commissione Europea che verificherà che siano soddisfatti tutti i requisiti.
Quindi, se si vuole realmente raggiungere l’obiettivo degli OSP per Grottaglie è necessario che la Regione Puglia lo chieda espressamente, allegando un dossier compiuto dal punto di vista tecnico.
Una volta dato questo riscontro, il Mit è in condizione di dare avvio alla Conferenza di Servizi per l’imposizione dgli OSP, anche mediante delega al Presidente della Regione, così come solitamente avviene.
Da questo punto di vista, sarebbe auspicabile e necessario anche uno sforzo comune da parte dello Stato, ma anche della Regione Puglia e del territorio (Comuni, Provincia, Camera di Commercio, ecc.) per finanziare gli OSP.
In questi giorni, ci sono state polemiche da parte di alcuni in merito al riconoscimento della continuità territoriale per l’Aeroporto di Brindisi. Per quanto ci riguarda è, invece, una notizia positiva che nulla ha però a che vedere, con l’aeroporto “Arlotta” che questo riconoscimento ce l’ha dal lontano 2002 con legge n. 289 del 27.12.2002.
Il problema è che da allora la Regione Puglia e Aeroporti di Puglia non hanno fatto alcunché per il riconoscimento degli oneri di servizio pubblico per Grottaglie.
E non risulta sufficiente la possibilità data da Aeroporti di Puglia (peraltro prevista dalla legge n. 145 del 23.12.2013) di disponibilità ad acquisire le manifestazioni di interesse da parte delle Compagnie aeree in carenza di riconoscimento degli OSP. E’ solo una foglia di fico rispetto ad un problema che non può essere così risolto.
Piuttosto, fa specie che ADI si sia concentrata su altri progetti per Grottaglie, diversi rispetto ai voli civili, quale per esempio, il progetto di “dismantling”, cioè di smontaggio, smantellamento e riciclaggio degli aerei giunti ormai a fine vita con l’obiettivo di recuperare e riutilizzare una quota non inferiore all’85-90% degli aeromobili, tra commercializzazione dei pezzi di ricambio e riciclo dei materiali.
In conclusione, dagli atti amministrativi si evince come sia di tutta evidenza che né la Regione Puglia né Aeroporti di Puglia hanno avuto sinora alcun interesse a che fossero attivati i voli civili da e per l’aeroporto di Taranto Grottaglie, al di là delle parole inutili che spesso vengono spese su questo tema e che, oggi, rimandano all’apertura a questi voli a dopo le prossime elezioni regionali (guarda il caso!) .
Questo quadro è inconfutabile in quanto è sufficiente prendere visione del Piano Strategico 2023 -2028 di Aeroporti di Puglia (all.3), dello studio di impatto ambientale presentato per Grottaglie o anche del sito ufficiale di ADI (all.3) per rendersi conto che l’aeroporto “Arlotta” per Emiliano è destinato a rimanere una piattaforma logistica integrata a supporto della ricerca e dello sviluppo industriale ed un sito per il trasporto aereo suborbitale commerciale e per il “dismantling” e per null’altro.
Taranto-Grottaglie, lì 11.01.2025
On. Dario IAIA
Deputato di Fratelli d’Italia
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