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“Estate a Casa Berto”: l’eredità culturale di Giuseppe Berto rivive a Capo Vaticano

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L’edizione 2024 si conclude con la presentazione dell’attesissima riedizione de “La Fantarca”. Sarà presente anche il Presidente Commissione Capitale italiana del libro del Mic Pierfranco Bruni 

Si avvia alle battute finali la nona edizione di “Estate a casa Berto”, il festival culturale dedicato al ricordo dello scrittore Giuseppe Berto che da ormai dieci anni si svolge nel giardino della tenuta di Capo Vaticano (Ricadi, VV) dove Berto scrisse alcuni dei suoi maggiori capolavori. Qui convergono ogni anno giornalisti, scrittori, musicisti e cineasti per un’occasione di scambio culturale e convivialità unica nel suo genere.

Tra i più importanti autori della letteratura italiana del Novecento, l’eredità culturale lasciata da Berto si riconferma di anno in anno sempre più attuale, facendo emergere ancora una volta la grande capacità dello scrittore di cogliere le sfumature e la complessità del contemporaneo e al tempo stesso percepire e anticipare il “sentiment” di ciò che sarebbe stato per lui (e per gli altri) il futuro.  E sarà proprio la celebrazione dell’opera e del lascito di Berto il filo conduttore dell’ultima giornata dell’edizione 2024 di “Estate a casa Berto”.

Domenica 8 settembre il Festival si chiuderà con un importante appuntamento che vedrà protagonista la presentazione della riedizione de “La Fantarca” (Neri Pozza editore) romanzo di Berto, scritto a Capo Vaticano nel 1965. Autore di opere immense e dolorose, tutte fortemente legate ai temi che gli stavano più a cuore, con “La Fantarca” Berto esce dai propri schemi e da quelli dell’epoca e scrive un sagace ed ironico testo, forse a suo modo tragicamente visionario, che affronta problematiche ancora oggi irrisolte, come la questione meridionale.

A parlarne, dalle ore 19:00, lo scrittore Diego De Silva, che nella prefazione alla riedizione del testo scrive: «Ne La fantarca non esiste il bianco e nero, non esistono il bene e il male, solo una gamma di grigi che però, illuminati dalla lingua di Berto, diventano colori, amori che nascono, ragazze che si struggono, speranze che crollano o che rinascono, fantaccini che si scoprono eroi quasi per ripicca».

Insieme a lui Pierfranco Bruni, Presidente della Commissione del Ministero della Cultura per la nomina della Capitale Italiana del Libro 2024; l’etologo Enrico Alleva; lo scrittore Antonio Armano; Carlo Ducci, ex features director per Vogue Italia e Marco Mottolese, giornalista e co-direttore del festival.

Durante la presentazione del libro, verranno proiettate alcune scene dell’omonima opera musicale della Rai, realizzata con le musiche di Roman Vlad per la regia di Vittorio Cottafavi nel 1966, con il libretto scritto dallo stesso Berto in collaborazione con Pier Benedetto Bertoli e la direzione d’orchestra di Nino Sanzogno.

Nel corso della serata, lo scrittore Diego De Silva firmerà, in anteprima per casa Berto, le copie del suo nuovo lavoro “I titoli di coda di una vita insieme” (Einaudi), in uscita il 10 settembre.

Chiusura in musica con il live “C’era una volta…Cap1°” degli Isobel Kara conosciuti al grande pubblico per la loro partecipazione all’ultima edizione di X-Factor. A casa Berto presenteranno uno show che unisce musica, rivisitazioni e cover, poesia e teatro, dalle suggestioni antiche e contemporanee allo stesso tempo. Una rilettura del fiabesco che indaga su cos’è che, dopo millenni di racconti, ancora parla all’uomo delle sue ombre e delle sue origini.

Anche durante le ultime due giornate si potrà assistere alla mostra fotografica “Cemento amato” a cura di Angelo Maggio, che raccoglie alcuni degli scatti più significativi sul “non finito” calabrese colti dal fotografo etnografico.

“Estate a Casa Berto” è candidato all’Avviso “Eventi di promozione Culturale 2024″ finanziato con risorse PAC 2014/ 2020- Az. 6.8.3 dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”. La nona edizione è realizzata con il patrocinio del Comune di Ricadi, in collaborazione con Taurianova Capitale del Libro 2024 e grazie al sostegno del main sponsor Distillerie Caffo, produttore del rinomato “Vecchio Amaro del Capo”, del contributo di Altrama Italia e degli sponsor tecnici Marchisa Vini, Cantina Masicei ed Enotria.