Diritto alla salute nelle carceri, Perrini (FdI): “Siamo al punto di non ritorno”.
“Palese intervenga”
“L’assistenza sanitaria nelle carceri è una grave emergenza. Tanti i suicidi, molti dei quali avvengono nelle 6 province pugliesi, sono all’ordine del giorno. Ed è davvero grande la difficoltà nel reperire psichiatri e personale sanitario che possa prendersi cura dei detenuti.
C’è un tema sanitario che riguarda tutta la Puglia rispetto alla carenza di medici, psichiatri, operatori sanitari, e questo negli istituti penitenziari è ancora più rilevante”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, che prosegue: “Eppure, solo a settembre 2023, la Regione Puglia ha liquidato più di tre milioni di euro alle 6 Asl pugliesi per risolvere le innumerevoli problematiche che riguardano la sanità penitenziaria.
Eppure, siamo a un punto di non ritorno. Occorre intervenire subito ed è compito precipuo della politica trovare soluzioni. In qualità di vicepresidente della Commissione Sanità e presidente della Commissione Antimafia, dal 2021 ad oggi, ho presentato diverse interrogazioni urgenti all’assessore alla Sanità per sapere quali provvedimenti urgenti si intendessero avviare, attraverso le Asl, per potenziare il servizio sanitario carcerario e se fossero state acquistate la strumentazione tecnico diagnostica per le cure sanitarie per le carceri circondariali pugliesi.
Ad oggi – evidenzia Perrini – le carenze sono tante: mancano gli psichiatri e mancano anche medici e operatori poiché purtroppo persiste ancora molta riluttanza nell’andare a lavorare all’interno delle carceri. Necessario raggiungere risultati utili al conseguimento dell’obiettivo morale di preservare la vita dei detenuti che sono stati affidati al sistema penitenziario per espiare una pena ma la cui salute deve essere tutelata”, conclude Perrini.