Renato Perrini (FdI): proposta di legge contributo per protesi esterne
“Il cancro alla mammella e la mastectomia incidono su tutti gli aspetti della vita psichica e sociale della donna e questa proposta di legge si prefigge l’obiettivo di fornire una risposta a un problema complesso considerato che, in Italia, 1 donna su 9 sviluppa un tumore alla mammella nel corso della sua vita.
Su 56.000 casi diagnosticati, nell’80% è possibile intervenire con una chirurgia conservativa, ma 12.000 donne ogni anno sono costrette a subire una mastectomia.
Non è quindi sottovalutabile l’aspetto psicologico ed estetico.
Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, che ha presentato una proposta di legge volta alla erogazione di contributi per protesi esterne del complesso areola capezzolo per pazienti oncologici sottoposti a mastectomia.
“Ogni paziente oncologico residente in Puglia che si è sottoposto alla mastectomia e la chirurgia demolitiva post tumore che ne ha determinato l’asportazione del complesso areola-capezzolo, ha diritto ad ottenere un contributo sociale per la ricostruzione del capezzolo e dell’areola mammaria per una doppia protesi – spiega Perrini che prosegue – La richiesta sarebbe formulata sulla base di documentazione medica attestante il disagio psicologico della donna.
Con propria deliberazione, da adottarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge per la quale auspico la più ampia condivisione da parte del Consiglio, la Giunta regionale definirebbe gli indirizzi operativi alle aziende sanitarie locali (AASSLL) per la concessione del contributo.
Attraverso questa proposta di legge la Regione Puglia andrebbe quindi a riconoscere la mastectomia e la chirurgia demolitiva post tumore come soluzione estrema per i pazienti affetti da patologie oncologiche al seno e l’asportazione del complesso areola-capezzolo come causa di disagio psicologico delle donne che avrebbero così diritto ad ottenere dalla Asl territoriale di riferimento un contributo per la ricostruzione del capezzolo e dell’areola mammaria o per una doppia protesi”, conclude Perrini.