FdI : bilancio comunale, i tarantini non sono un bancomat
La giunta Melucci ha confezionato il bilancio del Comune di Taranto per l’anno in corso senza l’attivazione di alcun processo di partecipazione, il cosiddetto “bilancio partecipato”, rivolto a cittadini ed associazioni.
Quali membri della commissione comunale che si dedica al “bilancio” FdI ha richiesto anche che la parte politica della giunta comunale, ovvero il sindaco che detiene ad interim la delega alla programmazione finanziaria, intervenisse presso la stessa commissione per confrontarsi sulle scelte finanziarie da compiere.
Ma nonostante il difficile momento che attraversa la città e la nostra volontà di formulare proposte per la risoluzione delle più sensibili problematiche cittadine,- dichiara Giampaolo Vietri (capogruppo FdI), il confronto da noi richiesto non è stato ritenuto evidentemente utile.
Ed invero il tema della partecipazione è nel programma elettorale di chi governa l’ente civico e la condivisione è un elemento imprescindibile per gli enti locali che vogliono attuare un’azione amministrativa forte segnando un cambiamento in positivo.
Prendiamo, continua il cons. Vietri, atto che il sindaco, per l’ennesima volta, fa a meno di coinvolgere la cittadinanza che lo ha eletto nella fase più importante dell’azione amministrativa ovvero per la programmazione delle spese e degli investimenti del comune; eppure, non sono lontani i giorni in cui in campagna elettorale Melucci era ovunque a stringere le mani dei cittadini.
Non ci meraviglia, dichiara, però, che l’amministrazione comunale si guardi bene dall’incontrare la cittadinanza prima di approvare il bilancio, in quanto è ovvio e scontato che nessuna realtà associativa e di rappresentanza delle forze sociali, produttive ed economiche cittadine darebbe mai il disco verde a questa pianificazione finanziaria che si fonda sull’imposizione di tasse al massimo, vedasi Imu, sull’ulteriore aumento della Tari, a fronte di un servizio scadente, e sull’imposizione dell’Irpef comunale, oltre che di quella nazionale, al massimo ed anche sui redditi inferiori ai 15 mila euro sui quali la squadra di Melucci ha pensato bene di togliere l’esenzione esistente.
Imposizione, che si aggiunge all’estensione vessatoria delle strisce blu in gran parte della città.
Non possiamo, quindi,-conclude-che prendere le distanze da questo modo di amministrare non solo per il metodo ma anche per il merito poiché i tarantini sono scambiati per i bancomat a cui chiedere soldi in continuazione.