Endometriosi: Fratelli d’Italia chiede esenzioni delle terapie
L’endometriosi è una patologia silenziosa che colpisce 1 donna su 10 in età fertile, anche se è più comune nelle donne dai 30 ai 40 anni.
Una patologia dolorosissima, ma anche invisibile e di difficile diagnosi e che solo dal 2016 compare nell’elenco delle patologie croniche invalidanti e dal 2017 viene riconosciuta dai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del Servizio Sanitario Nazionale, ma che prevede esenzioni per gli stadi clinici di endometriosi da moderato a grave (III e IV stadio).
Per cui sono esenti dal ticket visite di controllo, varie tipologie di ecografia eclisma opaco (esame radiologico che studia il grosso intestino (colon e retto) sfruttando le proprietà dei raggi X mediante l’utilizzo di un mezzo di contrasto).
Ma tutte le donne che sono nel I e II stadio, sono, però costrette a sostenere costi pazzeschi, senza contare che esiste una platea di donne che non effettuando esami non sa neppure di esserne malata.
Va detto che il Consiglio Regionale Puglia non è rimasto indifferente e che ancor prima che fosse riconosciuto a livello nazionale, nel 2014 si è dotato di una legge, la numero 40: ‘Disposizioni per la tutela delle donne affette dall’endometriosi’’, ma in questi otto anni il testo normativo ha evidenziato tutta una serie di criticità, per cui resta di difficile applicazione, così come è stato evidenziato da alcune associazioni di volontariato femminili, che operano sull’intero territorio regionale con il preciso intento di colmare il vuoto informativo e di consapevolezza sulla patologia.
Il loro grido di aiuto, nello specifico rappresentatomi dall’associazione ‘La Forza delle Donne’ non poteva restare inascoltato, per cui come Fratelli d’Italia abbiamo presentato una proposta di legge che modifica e integra la legge del 2014, una proposta condivisa da tutti i partiti di centrodestra e dal collega consigliere del Movimento 5 Stelle, Antonella Laricchia.
Per questo in attesa che il Disegno di legge presentato in Senato, n. 2943/2021 finalizzato al riconoscimento dell’endometriosi come malattia cronica e invalidante anche nel I e II stadio, abbiamo presentato una PDL che prevede che sia la Regione Puglia, nell’ambito della competenza legislativa concorrente, garantisca servizi e prestazioni ulteriori rispetto a quelle incluse nei LEA, utilizzando risorse proprie.
Quali, per esempio, tutte quelle azioni volte alla prevenzione e alla diagnosi precoce dell’endometriosi, alla promozione della conoscenza della malattia e dei suoi effetti in ambito sanitario, sociale e lavorativo, all’accesso ai servizi e alle prestazioni erogate dal servizio sanitario regionale, alla prevenzione delle complicanze, alla diagnosi e alla qualità delle cure.
In conclusione, la PDL è anche un primo passo per ottenere l’esenzione, totale o parziale, sulle terapie, spesso molto costose, e per dare maggiori possibilità alle donne, spesso costrette a curarsi fuori regione, sostenendo stress e spese ingenti.
Francesco Ventola, Renato Perrini, Luigi Caroli, Antonio Maria Gabellone, Giannicola De Leonardis, Michele Picaro.