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Sottozona 32, Casartigiani: «progetto non condivisibile»

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Progetto infruttuoso per la collettività

«La proposta di delibera di approvazione della variante della sottozona 32 del vigente Piano Regolatore Generale che insiste nell’area di Cimino, è controproducente al benessere della collettività e infruttuosa per il nascente Ospedale San Cataldo».

È questa la posizione di Casartigiani Taranto che si inserisce così nel dibattito delle ultime settimane sulla questione.

Da quando la Commissione Assetto del Territorio del Comune di Taranto ha aperto la discussione sulla proposta, le associazioni di categoria sono intervenute per fare luce su un progetto che potrebbe determinare grossi disagi ai commercianti tarantini. Anche Casartigiani, dopo attenta valutazione grazie anche alla documentazione acquisita negli anni, si mostra contraria ad un ulteriore ampliamento di quella porzione di territorio.

«Già in campagna elettorale -fa sapere il segretario provinciale Stefano Castronuovo – abbiamo espresso al sindaco Melucci il netto e preciso dissenso, perche si tratta di un intervento poco utile per una città in decrescita demografica, che non riesce a garantire nemmeno i servizi essenziali di pulizia, vigilanza, decoro urbano e mobilità. La visione delle nostre imprese è basata sulla salvaguardia e sul miglioramento dell’esistente. Nel caso specifico -aggiunge – facciamo  presente che esiste già una zona a servizio del nascente Ospedale, che comprende via Ancona e via Cesare Battisti, Viale Magna Grecia fino all’attuale ex Auchan. Una zona vasta ma ad oggi completamente abbandonata, priva di piste ciclabili, verde urbano e in alcune vie anche del sistema della fogna bianc, anche se timidi segnali di cambiamento incominciano a vedersi. Parliamo di una zona con ingenti costruzioni di cui molte inabitate ma che se sviluppata con servizi adeguati potrebbe creare interessanti opportunità di sviluppo per la città».

Casartigiani Taranto ritiene per questo «non idonea l’ipotesi di un ampliamento della sottozona 32 perché sarebbe solo un ulteriore consumo di suolo. Tra l’altro non rispecchierebbe l’idea di Città Green che le categorie sperano».

Inoltre, aggiunge Castronuovo, «come più volte evidenziato anche in sede di colloquio con gli assessori e i dirigenti comunali, se ad oggi il Comune di Taranto ha problemi di personale nella Polizia Locale, nelle municipalizzate e le attività di manutenzione sono affidate a terzi, come si pensa di garantire i servizi alla futura sottozona 32?».

Per quanto detto, «il progetto trova il nostro più completo dissenso e a nostro avviso non andrebbe approvato. Noi come sempre siamo pronti al dialogo, – conclude Stefano Castronuovo –  e speriamo che l’amministrazione sia pronta a dare chiarimenti in merito». 

Gianfranco Maffucci

Sottufficiale Marina Militare in pensione- fondatore associazione culturale Delfino Blu (1996), promotore per 8 anni consecutivi Premio Città di Taranto, premio rivolto ad artisti, pittori scultori, artigiani, fotografi, provenienti da diversi paesi esteri, premi di poesie. Mostre d’arte varia. Cofondatore blog Blufree. Appassionato da ragazzo di fotografia. Aderisce da anni ad una associazione di Templari (solidarietà e beneficenza)