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Giochi del Mediterraneo, Perrini (FdI): invece di grandi opere, ottimizzare le strutture già esistenti

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Ho chiesto un’audizione del direttore generale del comitato organizzatore dei Giochi 2026, Elio Sannicandro, per confrontarmi con lui sui progetti e sulle opere che intende realizzare a Taranto in vista del 2026.

Non per rompere come sempre le uova nel paniere, ma ho l’impressione che concentrarsi eccessivamente sullo straordinario anziché sull’ordinario possa produrre effetti come accaduto con l’Ospedale San Cataldo: già nel 2015 anticipai che i tempi e i costi sarebbero stati più lunghi e più alti di quelli previsti per la consegna.

La mia preoccupazione è che si stia pensando a progetti, pubblicizzando video e rendering di centri sportivi e grandi opere, ma -ammesso che queste verranno effettivamente realizzate- non si consideri il dopo: chi dovrà gestirle? Chi dovrà mantenerle e manutenerle? Ritengo invece (e lo proporrò al dg Sannicandro) ci si debba concentrare soprattutto su palestre e su opere che, anche successivamente, potranno essere sfruttate dai cittadini.

A Taranto ed in provincia insistono palestre e scuole che cadono a pezzi e sono inagibili. Prima di costruire grandi opere, perché non partire da quelle che possono realmente essere utili alla collettività? Non sarebbe più opportuno ottimizzare quelle già esistenti? 
Così il consigliere regionale tarantino di Fratelli d’Italia, Renato Perrini.