Ex Ilva, Labriola (Fi): governo trovi soluzioni a tutela cittadini
Dopo l’ennesima sentenza della “Cedu” sull’impianto di Taranto
“La Corte Europea dei diritti umani condanna nuovamente il Governo italiano per aver violato i diritti di trentanove tarantini per i danni provocati alla loro salute dalle emissioni inquinanti prodotte dall’Ex-Ilva. I diritti violati sono il diritto al rispetto della vita privata e familiare e il diritto a un ricorso effettivo davanti a un’istanza nazionale, anche quando la violazione sia stata commessa da persone agenti nell’esercizio delle loro funzioni ufficiali”. Lo dichiara in una nota Vincenza Labriola, deputata di Forza Italia.
“Non è la prima volta – ricorda Larbiola – che la Cedu condanna lo Stato Italiano per le questioni relative all’acciaieria Ex Ilva, ma poco o nulla è stato fatto per affrontare i problemi atavici che continuano a compromettere la salute dei cittadini e l’ambiente. La sentenza arriva inoltre dopo che il Governo riprova a scippare centocinquanta milioni dei Riva, vincolati per le bonifiche, per utilizzarli per attività ordinaria del siderurgico”.
“Il Governo – conclude l’esponente di Forza Italia – stralci la norma o approvi gli emendamenti soppressivi dell’articolo in questione. Basta prese in giro. I gestori dell’Ex Ilva siano costretti al rispetto delle norme. Taranto è una città schiacciata dal peso dell’acciaieria più grande e inquinata d’Europa. Mi aspetto adesso dal Governo soluzioni non solo a favore del siderurgico, ma soprattutto a protezione e tutela dei cittadini”.