Avv. Emidio Attavilla: da parte offesa a imputato..
Ieri il GUP Dr. Carriere ha assolto il sig. B.F. di anni 44, incensurato, dall’accusa di calunnia nei confronti del suo datore di lavoro relativamente ad una vicenda verificatasi a giugno 2017.
Infatti l’imputato lavorava in nero senza alcuna regolarizzazione alle dipendenze di una ditta edile allorquando a giugno 2017 subì un grave infortunio sul lavoro, procurandosi ferite alla testa per la caduta di un trabattello, nell’intento di prestare attività lavorativa presso un cantiere in Taranto alla via cesare battisti.
Trasportato in ospedale, veniva “ consigliato” dal suo stesso datore di lavoro di non riferire la reale dinamica dell’incidente, ovvero di evidenziarlo quale incidente domestico, obbligandolo a lavorare, se pur per poche ore al giorno, nonostante le sue precarie condizioni fisiche ed omettendo finanche di pagargli la regolare retribuzione mensile per le ore svolte.
Cessato per tali ragioni il rapporto di collaborazione, se pur non regolare, il lavoratore al fine di ottenere quanto di suo diritto, si vedeva costretto a denunciare il suo datore di lavoro per lesioni colpose, informando dell’accaduto l’Ispettorato del Lavoro di Taranto, che svolte le indagini, anziché emettere un provvedimento in danno del datore del lavoro, dopo una attività molto discutibile dal punto di vista procedurale, denunciava alla Procura della Repubblica lo sventurato lavoratore per calunnia nei confronti del suo stesso datore di lavoro, nonché responsabile dell’accaduto.
Infatti venivano escussi diversi testimoni, guarda caso indicati dallo stesso lavoratore, che smentivano categoricamente che il lavoratore avesse mai svolto attività lavorativa e men che meno che l’incidente si fosse realizzato, determinando così anche l’archiviazione del procedimento separatamente istauratosi nei confronti del datore di lavoro per lesioni colpose.
In vero, lo stesso lavoratore in un’occasione registrava alcune conversazioni con uno dei testimoni chiave di questa triste vicenda che ammetteva l’effettiva realizzazione dell’incidente ed altre criticità nei confronti dei due ispettori del Lavoro di Taranto che avevano eseguito l’attività istruttoria, subendo pertanto una denuncia da parte del medesimo lavoratore per calunnia nei confronti del lavoratore che si concludeva con una richiesta di rinvio a giudizio discussa sempre dinanzi lo stesso GUP.
Pertanto, accogliendo la tesi difensiva dell’Avv. Emidio Attavilla, difensore del lavoratore, il GUP lo ha assolto dall’accusa di calunnia nei confronti del datore di lavoro, tramettendo gli atti alla procura della Repubblica in danno dei due ispettori per una ipotesi di falso ideologico e rivelazione di segreti di ufficio, disponendo altresi il rinvio a giudizio del falso testimone per una ipotesi di calunnia in danno del medesimo lavoratore.