SiAmoTaranto ripulisce un tratto dell’Acquedotto Romano del Triglio
Quella di domenica è stata una giornata speciale per l’associazione SiAmoTaranto che con l’impegno di circa una trentina di volontari ha ripulito un tratto dell’Acquedotto Romano del Triglio. Speciale non solo perché è stato ripulito da svariati rifiuti, soprattutto bottiglie di vetro di birra lanciate nei cespugli, un tratto di grande importanza archeologica ma anche perché nell’occasione il presidente del Fondo Antidiossina onlus ha voluto donare alla presidente della SiAmoTaranto, Francesca Boccardi, un assegno in segno di vicinanza all’attività che svolgono dal 2019, tesa a ripulire coste, spiagge e luoghi oggetto di incuria e di non rispetto da parte dei cittadini.
Tra i rifiuti trovati e rimossi, oltre alle tantissime bottiglie di vetro, anche pezzi di moto, bottiglie di plastica, carte e cartacce. “Fabio Matacchiera ci ha fatto davvero emozionare” ha dichiarato Francesca Boccardi “siamo onorati della sua attenzione per ciò che facciamo. Voglio ringraziare anche alcuni alunni dell’Istituto Vico De Carolis per la collaborazione, ai volontari di Kyma Ambiente per la rimozione del materiale raccolto ed alla Polizia Locale che con una pattuglia hanno vigilato sulla nostra sicurezza” .
Fabio Matacchiera ha motivato come segue la donazione “Sono rimasto colpito positivamente dall’operato dei volontari di questa associazione ecco perché non sono voluto rimanere spettatore passivo di uomini e donne che si impegnano a ripulire il nostro territorio, ma ho voluto contribuire concretamente con una donazione che servirà a sostenere la loro attività. Ho avuto il piacere di vedere uomini, donne e ragazzi fortemente motivati a ripulire e a diffondere la cultura del rispetto dell’ambente.
Tra i rifiuti si trova davvero di tutto e ciò che più sbalordisce, e fa riflettere, che vengono rinvenute bottiglie di vetro ormai uscite di produzione da tantissimi anni, da qui la facile deduzione che molti tratti di strade, come quello che costeggia l’Acquedotto del Triglio, sulla Taranto-Statte, non vengono interessati da operazioni di pulizia da davvero tanti anni (oltre una trentina). Incuria? Competenze non chiare? Sta di fatto che se non ci fossero associazioni come SiAmoTaranto chissà ancora per quanti anni quei rifiuti rimarrebbero lì dove sono. Grazie quindi ai tanti volontari che con guanti, rastrelli e sacchi portano via i tanti, troppi rifiuti”.