Associazione Borgo Via Giusti: torna la tradizionale pettolata
Il presidente dell’associazione Via Giusti, Giovanni Aprea, ha sempre tenuto rispettare le tradizioni tarantine, specie le tradizioni natalizie.
Santa Cecilia è molto venerata nella città dei due mari, è consuetudine preparare le pettole nel giorno dedicato alla santa martire.
Il 22 novembre segna l’inizia del Natale nella città jonica. La leggenda narra che, il giorno di Santa Cecilia, una donna si alzò per preparare il pane come da consuetudine. Mentre l’impasto lievitava, la signora – sentendo il suono delle zampogne , si distrasse e decise di scendere in strada per seguire i zampognari tra i vicoli della città. Al suo ritorno, la pasta era talmente lievitata che sarebbe stato impossibile preparare il pane.
Non si lasciò prendere dalla disperazione – e visto che i figli reclamavano la colazione – la donna cominciò a friggere dei pezzi di pasta nell’olio. I figli gradirono queste invitanti sfere dorate a tal punto da chiedere alla madre il nome del piatto. La donna rispose così: “Pettel” (perché somigliavano a delle focacce che in dialetto vengono dette “pitte”).
Da allora le mamme tarantine fin dalle prime luci dell’alba, preparino grosse quantità di pettole, fino a consumarsi l’indice. Che vengano servite a pranzo o a cena non fa differenza, che siano spolverate con zucchero o sale, nemmeno. L’importante è che le pettole – il 22 Novembre – non manchino.
Per questo, come negli anni passati (lo scorso anno non è stato possibile per il lockdown) Giovanni Aprea con i volontari della sua associazione, prepara una notevole quantità di pettole, da distribuire , agli abitanti del rione, agli amici, agli anziani ed agli ammalati ( si preoccupa di farle arrivare a chi non può muoversi).
Naturalmente invita tutti, domani sera a passare dalla sede della sua associazione, in via Oberdan, per gustare in compagnia qualche pettola, alle ore 18,00 inizierà la distribuzione.
Gianfranco Maffucci