Politica

Di Gregorio (Pd): vertice a Roma su ex Ilva, da ambiente svenduto ad ambiente dimenticato?

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“Non vorrei che si passasse da Ambiente svenduto a ambiente dimenticato”. Lo afferma il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (Pd). “Oggi al Ministero dello Sviluppo economico – afferma – è ripreso il confronto sulla vertenza ex Ilva tra Governo, azienda, sindacati e le Regioni Puglia, Liguria e Piemonte che ospitano rispettivamente gli stabilimenti di Taranto, Genova e Novi Ligure”.


Di Gregorio si sofferma su un’assenza significativa al vertice. “Al tavolo – continua – siedono oltre al ministro Giorgetti, quelli del Lavoro (Orlando) e del Sud (Carfagna). Stando a quanto riferiscono le notizie riportate dalle agenzie di stampa, al vertice non partecipa il ministro della Transizione ecologica Cingolani. Eppure, la vertenza Ilva è innanzitutto una questione di carattere ambientale e sanitario, esplosa in maniera clamorosa con l’inchiesta Ambiente Svenduto. Tra l’altro Cingolani nei giorni scorsi ha giustamente imposto per decreto la chiusura della batteria 12 in mancanza dei lavori di adeguamento ambientale. Un provvedimento contro il quale l’azienda si è opposta legalmente”.


“L’Ad di Acciaierie d’Italia Lucia Morselli – aggiunge Di Gregorio – ha ipotizzato il passaggio della produzione di acciaio da 4 a 8 milioni di tonnellate per evitare il ricorso alla cassa integrazione. Insomma, si discute di produzione, di occupazione, di cassa integrazione, ma non delle questioni ambientale e sanitaria che pure sono state poste in maniera pressante sia dal sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci che dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Personalmente, da anni sostengo, che andrebbero chiuse le fonti inquinanti e avviato un processo virtuoso di bonifiche e di riconversione economica e sociale del territorio ionico. Un processo che consentirebbe la rioccupazione delle maestranze ex Ilva ed nuova fase di sviluppo e benessere per la provincia di Taranto”.

Taranto, 08 luglio 2021