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Di Gregorio (Pd): no alla privatizzazione spezzatino nei servizi di igiene ambientale

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“C’è una norma del Codice degli appalti che mette a rischio migliaia di posti di lavoro tra gli addetti delle aziende che erogano servizi di igiene ambientale. Si tratta dell’art.177, la cui entrata in vigore è prevista per il prossimo 31 dicembre 2021. Questo articolo obbliga le aziende concessionarie ad esternalizzare l’80% di tutte le attività, anche nei casi in cui le stesse vengano svolte dal proprio personale, azzerando di fatto un servizio essenziale per le comunità locali”.

Lo ricorda il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio che fa sue e rilancia le rivendicazioni alla base dello sciopero nazionale indetto dai sindacati di categoria svoltosi lo scorso 30 giugno.

“Comprendo la preoccupazione dei lavoratori – dice Di Gregorio – e delle stesse aziende, perché corriamo il rischio di assistere ad una massiccia destrutturazione del settore che avrebbe conseguenze negative non solo sulla tenuta dei livelli occupazionali, ma anche sulla qualità dei servizi erogati. Questo stesso timore, in occasione della giornata di sciopero, è stato espresso dall’Amministrazione comunale di Taranto e da Giampiero Mancarelli, presidente di Kyma Ambiente,  società partecipata del Comune”.

“Si tratta – conclude il consigliere regionale – di un pericolo che va ad incidere su un settore, quello dell’igiene ambientale, che durante il lockdown e nei mesi a seguire, ha consentito il regolare svolgimento del servizio raccolta rifiuti, scongiurando l’aggravarsi della situazione igienica e ambientale nei centri urbani. Un servizio essenziale, di primaria importanza che dovrebbe indurre il legislatore ad adottare gli accorgimenti necessari per evitare quella che non a torto è stata definita una privatizzazione spezzatino”.

Taranto, 01 luglio 2021