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FdI: “lavoro fermo, ma il comune impone le tasse al massimo

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L’amministrazione comunale getta la maschera: vessa i tarantini applicando le aliquote massime sui tributi locali nonostante il lavoro sia fermo.

Nell’ultima seduta di consiglio comunale la maggioranza che sostiene il sindaco, per chiudere l’anno in bellezza, ha infatti approvato l’addizionale comunale all’Irpef, aggiuntiva alla quota Irpef regionale e nazionale, applicando l’aliquota massima su tutti i redditi superiori ai quindicimila euro lordi.

Una addizionale che si farà pagare ai contribuenti nonostante l’amministrazione comunale, nel bilancio di previsione, aveva assunto l’impegno “di alleggerire la pressione tributaria vista la crisi dovuta alla pandemia che sta colpendo pesantemente la capacità di reddito di molti imprenditori e cittadini”.

E, invece, nonostante il perdurare della crisi e delle chiusure forzate dovute alla pandemia, con l’economia al palo, l’amministrazione comunale infierisce proprio sui redditi dei tarantini con l’addizionale massima imponibile.

Come per l’Irpef anche sull’Imu, il cui pagamento è stato solo rinviato, è stata adottata dall’amministrazione comunale l’aliquota massima attraverso la quale vengono nuovamente vessati i proprietari di seconde case, locali commerciali e studi professionali.

A completare l’opera il saldo della Tari per la quale i contribuenti continueranno a pagare l’aliquota dello scorso anno che fu applicata per coprire costi di raccolta e smaltimento rifiuti di gran lunga superiori ai costi standard indicati dal ministero.

L’amministrazione Melucci non mantiene gli impegni assunti sulla tassazione locale e infierisce sui tarantini proprio nell’anno più difficile per le loro tasche, mentre continua nella sua politica espansiva sul fronte delle spese molte delle quali certamente opinabili e discutibili.


Giampaolo Vietri, Floriana de Gennaro- Consiglieri Comunali
Franco Vitanza, Pietro Pastore – Coordinatori Cittadini Fratelli d’Italia