Taranto: Vincenzino, una vittima di Stato
Vincenzino, vittima di stato come recita uno striscione
Questa sera l’ultimo saluto a Vincenzino, al quartiere tamburi, alcune migliaia di persone all’esequie del bambino.
Vincenzino, diventato simbolo della rabbia di Taranto, dei tarantini, portato in spalla, prima nella piazza adiacente l’abitazione della famiglia, tra gli applausi dei presenti, applausi composti, rotti solo dal pianto disperato dei genitori.
Un altra vittima del male di Taranto, ma fa più male una giovane vita strappata alla famiglia, stasera era il figlio di tutti della città dei due mari, bella ma che come spesso, ormai, accade da anni si porta via una altra giovane vita, che si va ad aggiungere alle decine e decine di bambini che ci hanno lasciato anzitempo.
Uno striscione presente nella piazza recitava: “Vincenzino vittima dello stato”, quello stato che a furia di decreti, tiene in vita uno stabilimento che, ormai oltre al poco lavoro, dispensa dolore e morte,
Ma lo stato siamo noi, noi che con il voto decidiamo le sorti del nostro paese, o con il non voto, (senza farne un discorso politico di parte) non votare un referendum che chiedeva ai cittadini se tenere in vita l’ex Ilva.
Si parla di una eventuale chiusura dello stabilimento siderurgico solo nelle campagne elettorali di entrambi gli schieramenti, in seguito cala il silenzio, si preferisce salvare i posti di lavoro, pochi ormai, vista la crisi in atto.
Questa sera vedere tantissima gente unita nel dolore, faceva male al cuore, ma occorre essere uniti anche per chiedere a gran voce di chiudere una fabbrica che dispensa morte. Basta!!! Taranto vuole vivere.
Gianfranco Maffucci
Sottufficiale Marina Militare in pensione- fondatore associazione culturale Delfino Blu (1996), promotore per 8 anni consecutivi Premio Città di Taranto, premio rivolto ad artisti, pittori scultori, artigiani, fotografi, provenienti da diversi paesi esteri, premi di poesie. Mostre d’arte varia. Cofondatore blog Blufree. Appassionato da ragazzo di fotografia. Aderisce da anni ad una associazione di Templari (solidarietà e beneficenza)