Pastore coord.citt.FdI:No a nuovi lockdown
Fratelli d’Italia dice no ad eventuali lockdown e a coprifuoco generalizzati. La città di Taranto non potrebbe sopportarlo. Il Sindaco di Taranto ha annunciato un inasprimento dei provvedimenti restrittivi per contenere i contagi da covid-19.
Siamo in totale disaccordo perché la maggiore diffusione del virus nella nostra città è responsabilità dell’incapacità, dell’inefficienza, del pressapochismo con cui proprio l’Amministrazione comunale guidata da Melucci ha affrontato il contenimento della pandemia.
L’aumento dei contagiati da covid-19 era circostanza prevedibile fin dalla primavera scorsa. Il contagio avrebbe dovuto essere monitorato nel periodo estivo e nei confronti di esso avrebbero dovuto essere adottate per tempo specifiche ed adeguate misure di supporto da un lato tese al contenimento della pandemia dall’altro a tutelare piccole imprese e commercianti penalizzati dalle restrizioni necessarie.
Invece quali sono state le “importanti e intelligenti misure” che il sindaco ha adottato per il contenimento della pandemia, tutelare la salute dei cittadini e dare un aiuto alle piccole imprese e ai commercianti che rischiano il fallimento? La spedizione a casa dei cittadini con lettera debitamente firmata, udite! udite! di ben tre mascherine protettive del costo di 50 c. l’una per ogni nucleo familiare è una misura oltre che insufficiente assolutamente ridicola e offensiva per l’intelligenza dei tarantini.
Dare tre mascherine del valore complessivo di 1,50 euro è un’elemosina vergognosa è uno spot elettorale ridicolo che i cittadini di Taranto hanno capito benissimo.
Il sindaco e i suoi assessori invece di ricorrere a simili puerili e ridicoli stratagemmi da campagna elettorale, invece di passare da un microfono televisivo all’altro per propagandare “futuri” progetti di riqualificazione urbana che non saranno mai realizzati, con la serietà che è d’obbligo in simili momenti di difficoltà, avrebbero impiegato meglio il loro tempo per monitorare e controllare per tempo i luoghi maggiormente a rischio contagio come gli assembramenti nei pressi delle fermate dei bus e soprattutto nelle adiacenze dei plessi scolastici.
Dopo che l’Amministrazione comunale nulla di tutto questo ha fatto oggi assume misure altamente limitative della libertà dei cittadini e delle imprese per porre rimedio al disastro che essa stessa hanno procurato per la sua insipienza.
Chiudere per esempio i distributori automatici di alimenti e bevande come ha fatto il sindaco nella sua ordinanza va in tutt’altra direzione rispetto a quella di contrastare il diffondersi del contagio e provoca ulteriori danni economici alle piccole imprese ed ai lavoratori.
Comprendiamo benissimo che il sindaco di Taranto non ha il tempo per pensare agli interessi della città perché è costantemente impegnato a puntellare e a riequilibrare gli assetti di una maggioranza che fa acqua da tutte le parti distribuendo tra poltrone, poltroncine e strapuntini le briciole di potere di cui dispone e nominando oggi un assessore, domani revocandone un altro e il giorno successivo nominando di nuovo lo stesso assessore precedentemente revocato.
Ma questi sono giochini da palazzo mentre invece questo non è assolutamente il momento di giocare. La situazione è grave ma il sindaco sembra non lo abbia capito.
Il sindaco e l’amministrazione comunale devono urgentemente potenziare le frequenze giornaliere dei bus urbani, mettere in moto il corpo dei vigili urbani per controllare l’entrata e l’uscita delle scuole, adottare adeguate misure di supporto e di aiuto per il commercio e le imprese colpite dalla crisi economica derivante dal diffondersi della pandemia, utilizzare in maniera intelligente i fondi che il governo mette a disposizione dei comuni per affrontare la pandemia.
Invece di assumere provvedimenti strutturali e seri come questi che noi suggeriamo il sindaco tenta di imitare il Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca giocando a fare lo sceriffo e imponendo alla città provvedimenti discutibili tra l’altro frutto di decisioni autonome senza un confronto preventivo in consiglio comunale.
Servono misure mirate a consentire alle famiglie di portare in tranquillità i propri figli a scuola e invece si assiste quotidianamente ad una proliferazione incontrollata nelle scuole cittadine di continui assembramenti in entrata e in uscita dai plessi scolastici. Servono misure straordinarie e immediate che supportino famiglie, commercianti, imprese da adottarsi prima in contemporanea di qualunque provvedimento restrittivo e invece il sindaco chiude i distributori automatici e limita gli orari degli esercizi commerciali.
Le chiusure indiscriminate senza senso oltre a rappresentare una limitazione senza precedenti alle libertà dei cittadini provocheranno per le famiglie, per il comparto del commercio e per le imprese danni collaterali irreparabili. Noi di Fratelli d’Italia contrasteremo in tutti i modi possibili e immaginabili le scelte irresponsabili di questa Amministrazione comunale che andranno nella direzione opposta alla tutela degli interessi dei cittadini.
Avv. Pietro Pastore