Filippo Santoro presiederà la veglia delle Terre Cataldiane
Con il progetto della Basilica Cattedrale di San Cataldo “Terre Cataldiane” si indicano le parrocchie, i santuari, le chiese, le città, i paesi e le frazioni unite dal patrocinio del nostro San Cataldo o semplicemente chiamate con il suo nome.
Come un seme fecondo, Cataldo, vescovo irlandese, piantato nel suolo tarantino, ha illuminato con la sua testimonianza la nostra terra e i prodigi avvenuti per la sua intercessione sono noti in tanti territori dell’Italia e del mondo.
Il primo raduno di Terre Cataldiane è stato celebrato a Taranto i primi di settembre 2018. Il secondo si sarebbe dovuto celebrare lo scorso 2 maggio ma per ovvie ragioni è stato rimandato a tempi migliori. Nel raduno di quest’anno si sarebbe dovuto organizzare il Giubileo Cataldiano.
Il 10 maggio del 2021, ricorreranno i 950 anni dal ritrovamento del corpo di San Cataldo e della crocetta aurea nell’attuale battistero della Cattedrale tarantina. Non c’è luogo cataldiano in cui il Santo non venga invocato in tempi di malattie e pestilenze.
Per questo l’Arcivescovo Filippo Santoro ha invitato le Terre Cataldiane il 7 maggio 2020 a vivere in streaming una veglia di preghiera per invocare il dono della guarigione in questa pandemia.
Saranno accese dodici lampade corrispondenti ai luoghi di San Cataldo che saranno in collegamento o che hanno fatto pervenire la loro preghiera – videomessaggio.
Parteciperanno alla veglia dall’Irlanda, dove san Cataldo è nato ed è vissuto prima di partire per la Terra Santa. Da Betlemme, dove su una delle colonne della Basilica della Natività è affrescata l’immagine di San Cataldo e poi da Brienza (PZ), Corato (BA), Esanatoglia (MC), Gagliano Castelferrato (EN), Pattano (SA), Roccaromana (CE) San Cataldo (CT), Supino (FR), Palermo e ovviamente Taranto.
La veglia avrà inizio il 7 maggio, alle ore 18.00, trasmessa dal cappellone di San Cataldo sulla pagina fb dell’arcivescovo Filippo Santoro, sul sito diocesano diocesano www.diocesi.taranto.it,
e sul canale Youtube Arcidiocesi di Taranto.
Don Emanuele Ferro