Sarà possibile andare al mare questa estate? Intervista a Vincenzo Leo e Saverio Annese
Sarà possibile regalarci un momento di serenità dopo quello che stiamo vivendo?
Ognuno c’ha il suo mare dentro al cuore… ognuno c’ha i suoi sogni da inseguire… per stare a galla e non affondare.
Riecheggiano come non mai le note della canzone di Luca Carboni, che rispecchiano il nostro attuale stato d’animo.
In questo momento storico, a causa della pandemia da coronavirus, siamo costretti al distanziamento sociale, ad essere lontano dai nostri familiari, amici, dalle nostre abitudini di vita quotidiana. Il mare una volta lanciato il suo incantesimo, ti tiene per sempre nella sua rete di meraviglia, il suo tocco è sensuale, avvolge il corpo nel suo morbido e stretto abbraccio.
Potremo andare a mare questa estate?
Ne abbiamo parlato con Vincenzo Leo, presidente SIB (Sindacato Italiano balneari) di Confcommercio Taranto, che rappresenta circa 70 strutture balneari e con Saverio Annese CNA Balneatori Puglia e Lidi del Salento.
“La stagione era partita bene, già si avevano le prime prenotazioni, tant’è che noi avevamo già iniziato i lavori nel mese di gennaio ma, purtroppo ci siamo dovuti fermare a causa della pandemia, che sta sconvolgendo la nostra generazione la terza guerra mondiale.
Taranto e la sua provincia vive di turismo, – afferma Vincenzo Leo – vive per 80% di turismo balneare. Quindi per noi è fondamentale la sopravvivenza del settore turistico. Noi balneari ci mettiamo a disposizione dei Comuni, dei cittadini affinché si possa avere una confortevole stagione balneare, capire in che modo oggi, è molto prematuro. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Saverio Annese, “la stagione è fortemente condizionata da quelle che saranno le prescrizioni che il governo centrale diramerà perché chiaramente tutti quanti abbiamo bisogno di respirare un po’ di aria pulita e soprattutto uscire fuori da delle nostre case dove sono stati per necessità costretti a stare.”
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha emanato l’ordinanza per consentire le attività preparatorie dei lidi balneari pugliesi, con quale spirito avete appreso la notizia?
Tutte le sigle sindacali in questa occasione hanno fatto fronte comune e soprattutto hanno espresso le esigenze dell’intera categoria.
Questo atto ci spiana un pochettino la strada per iniziare a fare i lavori di manutenzione ordinaria che sono comunque utili, anche per non abbandonare completamente le strutture, e quindi da qui ripartiamo, afferma Leo.
Anche Annese è dell’idea che incominciare a predisporre quanto necessario per la stagione estiva fa’ ben sperare a tutti gli imprenditori del settore.
Qual è la vostra Mission?
“Al di là dell’aspetto economico che comunque oggi è sempre importante, avere uno stabilimento balneare significa anche essere donatori di servizi pubblici, – afferma Leo – essere a disposizione dei cittadini per il benessere psicofisico e mai quanto quest’anno questo è importantissimo regalare agli altri un momento di serenità, dopo questo dramma che come dicevo si sta coinvolgendo e sconvolgendo.”
“Garantire all’ospite il livello di servizi offerti negli anni passati garantire momenti di tranquillità di divertimento che hanno contraddistinto sicuramente i nostri lidi, questa è la mission secondo Annese, nel rispetto, come è evidente, delle norme governative che ci saranno diramate e se possibile, con il sacrificio degli stabilimenti balneari”
Quali sono le vostre proposte per poter aprire gli stabilimenti balneari?
“Auspichiamo che magari per il mese di giugno si possa iniziare a lavorare in una certa direzione magari con maggiori spazi tra gli ombrelloni. E’ e quello che diciamo! Si potrebbe pensare di fare un servizio di ristorazione sotto gli ombrelloni. Queste sono tutte ipotesi che poi dovranno essere validate dell’equipe di scienziati e tecnici, di cui sicuramente il Governo si doterà.”
Secondo Annese, invece, “è difficile fare delle proposte, senza prima conoscere quali saranno le prescrizioni normative normative a tutela del cliente e delle strutture, ma saremo comunque nelle condizioni di poter offrire e regalarci tutti quanti, nuovi momenti di tranquillità e serenità.”
Il merito fondamentale del successo della Puglia nel mondo appartiene a noi pugliesi, nel corso del tempo siamo stati capaci di interpretare il rapporto tra terra e mare, siamo gli attrattori principali del flusso turistico e smistiamo tutto questo flusso che arriva, in tutte le strutture ricettive dei territori.
Per far questo dobbiamo avere una buona organizzazione, ma un sistema economico che possa reggere, non possiamo più pensare che a Taranto e provincia ci possa essere più la monocoltura del dell’acciaio.
Quindi non bisogna più pensare di poter fare a meno delle strutture balneari perché c’è un indotto che gira attorno alla balneazione attrezzata che quella degli alberghi, dei ristoranti, dei B&B, degli agriturismi.
Fabio Ligonzo