Cus Jonico: Il bilancio del presidente Sergio Cosenza
Dalla salvezza conquistata ai playout al quarto posto alla fine del girone d’andata, il presidente rossoblu ripercorre un anno di Cus: “Abbiamo fatto, vogliamo fare meglio”
Tempo di bilanci di fine anno un po’ ovunque per archiviare questo 2018 e mettere i piedi nel 2019 con rinnovato entusiasmo. Non sfugge a questa regola non scritta il Cus Jonico Basket Taranto. A tracciare un consuntivo di questi ultimi 12 mesi è il presidente Sergio Cosenza nell’intervista che vi proponiamo di seguito.
1) Presidente, siamo alla fine di un altro anno di Cus Jonico passato dal rischio retrocessione lo scorso campionato all’ammissione nella nuova serie C gold e questo incoraggiante inizio di nuova stagione. Che bilancio si sente di fare?
Quello dello scorso campionato, chiuso con i playout poi vinti, è stato un anno di transizione, dopo tanti anni di B abbiamo avuto difficoltà a calarci in una mentalità diversa come la serie C Silver, poi ci sono state diverse difficoltà contingenti, il cambio di allenatore, un roster in parte stravolto. Diciamo che tutto è bene quel che finisce bene. Dopo l’ammissione in Serie C Gold, memori degli errori dell’anno prima, abbiamo allestito una squadra per fare un campionato più competitivo, con giocatori adatti ai ruoli e presi con l’allenatore coach Caricasole che sta facendo bene.
2) Quarto posto in classifica, forse primi del resto del girone vista la forza delle prime tre in classifica. La società è soddisfatta di quanto fatto finora dalla squadra?
L’obiettivo dichiarato è quello di andare ai playoff, superare almeno uno o due turni anche se ovviamente ci troviamo in un campionato con un paio di squadre molto forti, allestiste per provare il salto di categoria, e altre, tra cui noi, tutte sullo stesso livello come hanno dimostrato le partite del girone di andata
3) La partita che le ha dato più soddisfazione vincere?
La prima partita vinta a Ruvo, di un punto, (seconda giornata 79-80 ndr) contro una formazione che sulla carta si era rinforzata molto in estate, abbiamo tenuto alla grane laddove gli anni scorsi queste partite spesso le perdevamo, ci ha fatto capire di essere competitivi.
4) La partita che le ha dato più fastidio perdere?
A Mola sicuramente, venivamo da un periodo buono e puntavamo alla vittoria contro una squadra, se non ricordo male, ultima in classifica, ma in campo eravamo svuotati. Anche altre sconfitte potevamo evitarle, l’ultima a Monopoli ad esempio è stato un peccato perché di fatto senza i due stranieri abbiamo retto fino alla fine.
5) Il giorno della befana comincia il girone di ritorno, dove vuole arrivare questo Cus?
Abbiamo 3 gare in salita: Lecce, Ruvo e Ostuni, in mezzo il derby sempre delicato contro Castellaneta. Tutte gare difficili, però ci daranno una cartina tornasole importante sul nostro valore.
6) Sono andati via Mastropasqua e Tabbi, è possibile pensare che il Cus torni sul mercato per rinforzare il roster?
Vediamo un po’, stiamo facendo delle riflessioni. Come sempre ci guarderemo intorno, se servirà fare qualche intervento lo faremo
7) Cosa si augura per il 2019? Ai tifosi e alla città?
C’è sempre da augurare un anno migliore a tutta la città, un rilancio sportivo a 360° per tutte le società che come noi fanno sacrifici per fare sport in una città con tanti problemi economici. Per quanto riguarda il Cus Jonico, al di là di vincere più partite possibili, mi auguro di vedere più gente al palazzetto. Siamo una delle poche società, se non l’unica in C Gold, a fare l’ingresso gratuito, per di più quest’anno stiamo giocando un buon basket, divertente, quindi vedere sempre gli spalti semivuoti è un po’ un dispiacere. Magari il 2019 sarà diverso… Buon anno a tutti!
Sottufficiale Marina Militare in pensione- fondatore associazione culturale Delfino Blu (1996), promotore per 8 anni consecutivi Premio Città di Taranto, premio rivolto ad artisti, pittori scultori, artigiani, fotografi, provenienti da diversi paesi esteri, premi di poesie. Mostre d’arte varia. Cofondatore blog Blufree. Appassionato da ragazzo di fotografia. Aderisce da anni ad una associazione di Templari (solidarietà e beneficenza)