Taranto non ha Santi in Paradiso, anzi, no ha Sant’Egidio
Taranto, si sa, non ha Santi in Paradiso! In effetti la nostra “trucidata” città sembra proprio non averne. Oltre ad una industria pesante in tutto , soprattutto ai manufatti, la pesantezza dell’inquinamento sembra invincibile , difficilmente superabile anche in futuro.Come se non bastasse ad aggravare, questo stato, da anni, almeno venti, ci si è messa anche la politica , inesistente, anzi dannosa e perniciosa ,nel non avere, rappresentanti degni a guidare un paese di mille abitanti, figuriamoci una città che era di quasi trecentomila persone, con seri problemi di sopravvivenza , morali e fisici. Lo so è Natale, ma per me non saranno mai abbastanza sufficienti parole di disprezzo, verso quello e quelli che hanno portato questa città in macerie, soprattutto a Natale. I Tarentini , diciamo la verità , oltre al ventre molle , hanno avuto spesso una memoria cortissima, quasi da Alzheimer , dimostrazione lampante,è stata la rielezione elettorale del gruppo precedente , senza dubbio , la peggiore amministrazione che la città abbia mai avuto . In un mare di nihilismo e perdita di “radici” i Tarentini affogano sempre più quasi come se si trovassero dentro le sabbie mobili. In verità , un Santo in questa città c’è e che Santo ! EGIDIO, il suo nome. Nato nel 1729 in un sottoscala, sovraffollato, alla discesa del Vasto, qui visse sino al 24° anno di età , per poi iniziare , in provincia di Lecce, il suo percorso vocazionale ed andare a vivere il periodo miracoloso e della Sua morte a Napoli.Ci sono città che vivono in funzione del culto ed affidandosi ai propri Santi come Assisi e Padova , solo per citarne alcune, ma i Tarentini sono stati sempre tiepidi se non proprio freddi. Neanche San Cataldo, mi sembra , goda di una fervente fede. L’occasione per scrivere questo articolo l’ho avuta ieri ed è scaturita nel teatro di Padre Turoldo,vuoto per metà, dopo aver assistito alla commedia sulla vita del Santo, Lino Conte , noto artista teatrale della nostra città, si è lasciato andare, a questi commenti che vi ho appena riportato. Proprio in questo periodo Natalizio vorrei esortarvi , io con voi, a lasciar perdere tradizioni che oramai imperversano, frutto anche della globalizzazione, che non ci appartengono , come albero e babbo natale , della tradizione nordica ritornando ad allestire presepi ed ad invocare, pregando, San Egidio a darci una mano per farci uscire dalla melma in cui rischiamo di affogare. Credo che se lo facessimo tutti insieme , come succede, nelle grandi calamità, forse ritorneremmo a vedere la luce. Scherziamo con i fanti ma lasciamo stare i Santi !
AUGURISSIMISSIMI!!!
Dott. Giuseppe Varlaro
Sottufficiale Marina Militare in pensione- fondatore associazione culturale Delfino Blu (1996), promotore per 8 anni consecutivi Premio Città di Taranto, premio rivolto ad artisti, pittori scultori, artigiani, fotografi, provenienti da diversi paesi esteri, premi di poesie. Mostre d’arte varia. Cofondatore blog Blufree. Appassionato da ragazzo di fotografia. Aderisce da anni ad una associazione di Templari (solidarietà e beneficenza)